XIBER, newco di Tesya per la decarbonizzazione delle aziende

XIBER Energy Solutions del gruppo TESYA punta a soluzioni multi-tecnologia e multi-fornitore, fortemente integrate e chiavi in mano, con tecnologie IoT e AI.

decarbonizzazione

Il settore industriale contribuisce al 22% delle emissioni di gas serra in Italia, ed è necessario ridurle ulteriormente di circa il 30% per centrare gli obiettivi Europei al 2030. L’Italia – se non mutano drasticamente le condizioni al contorno – non riuscirà a risparmiare rispetto all’obiettivo che il Paese si è dato al 2030. Come Tesya fa notare, ciò che contraddistingue la transizione energetica è quindi il carattere di importanza e urgenza, al fine di proteggere il pianeta dalla più grande minaccia che abbiamo mai dovuto affrontare, e di farlo nella maniera più veloce possibile.

Cinque sono le leve principali per la decarbonizzazione che si devono mettere in atto nel settore industriale, con l’ambizione di raggiungere “net zero” entro il 2050:

  1. Migliorare l’efficienza energetica utilizzando tecnologie all’avanguardia per tutti i passaggi del processo produttivo
  2. Sostituire i processi di combustione con soluzioni elettrificate o con combustibili a bassa impronta carbonica (ad es. idrogeno)
  3. Sostituire la produzione di energia fossile con fonti di energia rinnovabili
  4. Catturare, stoccare e riutilizzare l’anidride carbonica
  5. Compensare le emissioni residue con investimenti in nuove foreste

Per questi motivi, ci si aspettano entro il 2030 più di 90 miliardi di investimenti per la decarbonizzazione delle imprese in Italia e in Spagna.

In questo contesto nasce XIBER Energy Solutions, nuova società del Gruppo TESYA.

XIBER Energy Solutions

La missione della neonata XIBER Energy Solutions è quella di accompagnare l’industria italiana ed europea lungo il percorso della transizione energetica, fornendo soluzioni di decarbonizzazione multi-tecnologia, multi-fornitore, fortemente integrate e “chiavi in mano” – in piena collaborazione con le altre aziende del Gruppo TESYA e in particolare con le divisioni Energy&Transportation di CGT, Finanzauto, STET e Teknoxgroup.

Con la newco XIBER Energy Solutions, il Gruppo TESYA arriva a contare oggi 24 società dislocate in 15 Paesi con forte radicamento locale. Con un fatturato di 1.6 miliardi di Euro, 3.400 dipendenti, il Gruppo vanta una storia imprenditoriale italiana (quasi 90 anni) ed è leader nella fornitura di soluzioni integrate e altamente personalizzate per diversi settori B2B – tra cui le costruzioni, la generazione di potenza elettrica e meccanica e la gestione di cantieri, magazzini e logistica.

Lino Tedeschi, Presidente e CEO del Gruppo TESYA
La creazione di questa newco risponde agli obiettivi del nostro piano strategico al 2025, di creare valore in nuove opportunità di business ed evolvere le linee di business più tradizionali. La transizione energetica è già iniziata, aprendo interrogativi importanti per l’industria in generale e in particolare italiana: crediamo che partecipare attivamente alla transizione energetica sia una scelta imprenditoriale strategica in grado di migliorare la competitività delle aziende, riducendo i costi operativi, limitando la volatilità delle forniture energetiche e differenziandosi sul mercato. Siamo certi che gli imprenditori proattivi in quest’ambito avranno una più elevata probabilità di trovarsi in una posizione di vantaggio in futuro e di ottenere maggiori benefici in termini di ritorno economico, generando un impatto positivo sul clima e sociale nelle comunità in cui operano. Con XIBER Energy Solutions e le aziende del Gruppo ci vogliamo porre come unico partner al loro fianco per accompagnarli in ogni fase del processo.

La situazione in Europa

In Europa, dal punto di vista delle emissioni complessive di CO2, si evidenzia un trend di decrescita dal 1990 ad oggi: le emissioni comunitarie sono diminuite del 26%. In Italia il 2005 è stato l’anno con le maggiori emissioni dal 1990 ad oggi (con ben 591 Mt CO2eq emesse in atmosfera) e la riduzione complessiva ad oggi rispetto al 1990 si è fermata al 20% (6 punti percentuali in meno rispetto all’Europa). (Rapporto di ricerca sulla decarbonizzazione 2022 – Energy & Strategy, Politecnico di Milano)

Davide Chiaroni, Professore Ordinario Politecnico di Milano e co-fondatore Energy & Strategy
Il contributo che l’Italia, se non cambiano le cose, potrà mettere in campo da qui al 2030 è solo di 44 milioni di tonnellate di CO2, poco più di un quarto di quello che si dovrebbe. Considerando i temi di urgenza, portato della crisi energetica e della guerra ucraina, e le decisioni ancora più forti della politica europea, come quelle su cui si sta ancora discutendo relative al blocco alla vendita di auto “inquinanti” (benzina, diesel, gpl … ) dal 2035 e alla imposizione di un vincolo alla classe energetica degli edifici a partire dal 2030, è oggettivamente enorme lo sforzo da fare per arrivare al risultato. E’ ovviamente mancato un ‘cambio di passo’ necessario, tra le difficoltà di mettere a terra gli investimenti del PNRR e un po’ di italica resistenza al cambiamento che rischia però di far trovare il nostro sistema imprese impreparato. E’ necessario che tutte le imprese ragionino nell’ottica di avere una propria produzione di energia da rinnovabili, sfruttando il ventaglio di tecnologie oggi disponibili, e che la integrino in un processo produttivo più efficiente ed improntato alla riduzione dell’impatto carbonico.

Soluzioni chiavi in mano

In uno scenario attuale che vede sul mercato italiano un’offerta per lo più frammentata con tecnologie “stand alone”, XIBER Energy Solutions del Gruppo TESYA si pone tra i primi e più strutturati player capaci di dare una risposta “soluzioni chiavi in mano” per la decarbonizzazione all’industria di medie dimensioni in settori non energivori. La società mette infatti a disposizione delle aziende soluzioni chiavi in mano combinando diverse tecnologie, strumenti e servizi per l’efficienza energetica e la decarbonizzazione, come ad esempio impianti di produzione da energia solare, impianti di co/trigenerazione a gas naturale e a biogas, sistemi di accumulo e gestione dell’energia, impianti per la produzione di biometano, soluzioni per l’illuminazione efficiente, sistemi a pompa di calore, contratti per la fornitura di energia verde certificata, soluzioni per l’assorbimento delle emissioni residue, servizi finanziari associati alla fornitura come leasing finanziario o noleggio operativo. Inoltre, studio del processo produttivo, audit energetico e di emissioni, supporto alla definizione degli obiettivi di efficienza energetica e riduzione emissioni, fino a programmi di monitoraggio remoto, misurazione e ottimizzazione grazie a tecnologie Internet of Things e Intelligenza Artificiale.

Si stima che i pacchetti di soluzioni di decarbonizzazione multitecnologica possano ad oggi abbattere fino al 75% delle emissioni di un’industria non “hard to abate”, compensando poi le emissioni residue con meccanismi di carbon sink.

Nel 2021, gli investimenti in rinnovabili in Italia sono stati pari a circa 1,4 miliardi di €, che corrispondono ad un aumento del +50% rispetto al 2020, anno che aveva subito una importante flessione degli investimenti (-31%) rispetto al 2019. In particolare, è il fotovoltaico la fonte che ha fatto registrare il maggior volume di investimenti nel 2021, con oltre 1 miliardo di € a livello nazionale. Nei primi sei mesi del 2022, si è registrato un totale di 1.211 MW di nuova potenza installata, corrispondente a quasi il 90% di tutte le installazioni realizzate nel corso dell’anno 2021. Complessivamente, la potenza installata da fonti rinnovabili in Italia è pari a 61,8 GW.