L’archiviazione dei dati rappresenta una parte significativa del consumo totale di energia dei sistemi informatici, con i sistemi su disco che fungono da driver principale del consumo energetico. Per ridurre la loro impronta di carbonio, le aziende devono concentrarsi sulla riduzione del consumo di energia per unità di potenza di calcolo, mitigare l’impatto ambientale e combattere il riscaldamento globale.
Il passaggio dei dati da HDD a SSD migliora l’efficienza delle prestazioni, ma genererà comunque più CO2e per TB all’anno. Le organizzazioni IT possono ottenere significative riduzioni delle emissioni di carbonio riducendo al contempo le spese operative e di capitale con lo storage su nastro.
Dati in continua crescita
L’espansione esponenziale delle informazioni digitali ha portato a una crescente preoccupazione per l’impatto ambientale dell’archiviazione digitale. Si stima che la quantità di dati aziendali crescerà fino a 7,5 ZB entro il 2025, raddoppiando ogni due o tre anni fino al 2025. Questa crescita è attribuita a un’ampia gamma di fattori tra cui video, imaging medicale, videosorveglianza, dati logistici, Internet of Things (IoT), intelligenza artificiale, analisi, ricerca scientifica, espansione dell’utilizzo di Internet e reti 5G, tra gli altri. Con il passare del tempo, una parte sostanziale di questi dati è sempre meno utilizzata e fino al 60% non viene letta nell’arco di 30 giorni. Questi dati non più usati sono definiti “freddi”.
Eric Kelly, presidente e amministratore delegato di Overland-Tandberg
Fino all’80% dei dati archiviati dalle organizzazioni è freddo, il che significa che non è necessario per supportare le operazioni quotidiane. La memorizzazione di un singolo Zettabyte di dati richiederebbe 62,5 milioni di dischi rigidi da 16 TB. Di conseguenza, l’archiviazione su nastro è la soluzione ideale per questo tipo di dati, con il vantaggio di una minore impronta di carbonio e un TCO inferiore rispetto ai sistemi HDD.
Perché spostare i dati freddi nel moderno storage su nastro?
È interessante notare che l’archiviazione di dati freddi su storage su nastro può contribuire in modo significativo a ridurre l’impronta di carbonio di un’azienda e l’impatto sull’ambiente. A differenza delle unità a disco rigido, l’archiviazione su nastro non richiede sostituzioni frequenti e ha una durata maggiore, con una conseguente riduzione sostanziale dei rifiuti elettronici.
Emissioni di carbonio dell’archiviazione su nastro:
- Unità a nastro LTO a piena altezza – Ciclo di vita di circa 7 anni, 1,4 tonnellate di emissioni di CO2e, la maggior parte dell’energia è energia operativa
- Unità a nastro LTO a mezza altezza – Ciclo di vita di circa 6 anni, 0,9 tonnellate di emissioni di CO2e, calcolate all’80%
- Modulo biblioteca impilabile, 40 slot per supporti, 3U – Ciclo di vita di circa 8,4 anni, impatto totale del riscaldamento globale, 12,1 tonnellate di emissioni di CO2e, la maggior parte proveniente dall’energia operativa
- Modulo di espansione impilabile, aggiunge fino a 3 unità nastro e 40 slot per supporti – Ciclo di vita di circa 8,4 anni, 0,7 tonnellate di emissioni di CO2e
La cartuccia e il supporto a nastro LTO sono realizzati con materiali riciclabili al 99%. Smaltirli correttamente può aiutare le aziende a ridurre l’impronta di carbonio, ridurre al minimo i rifiuti elettronici, ottenere crediti netti di compensazione del carbonio e proteggere i dati e nel complesso creare un’economia circolare sostenibile. L’adozione della tecnologia LTO NEOseries di Overland Tandberg può aiutare a risolvere questi problemi riducendo l’impronta di carbonio, migliorando la sostenibilità e riducendo le spese.
Oltre ai vantaggi ambientali, l’archiviazione dei dati freddi su storage su nastro presenta anche vantaggi finanziari.
Rich Gadomski, Tape Evangelist, FUJIFILM Recording Media, USA Inc.
La semplice integrazione di moderni sistemi a nastro automatizzati in un ambiente di archiviazione attivo può ridurre il consumo energetico dell’87% e le emissioni di CO2e del 97% rispetto alla capacità HDD equivalente.
Riduzione del costo totale di proprietà (TCO)
Significative riduzioni delle emissioni di anidride carbonica sono accompagnate da altrettanto notevoli riduzioni dei costi nel consumo energetico. Tuttavia, i risparmi sui costi non si limitano al solo consumo energetico. Infatti, il costo totale di proprietà (TCO) per lo storage su nastro in un periodo di dieci anni è notevolmente inferiore.
Punti salienti del nastro LTO
Il programma LTO ha acquisito uno slancio significativo negli ultimi dieci anni grazie a solidi progressi tecnologici. Il suo ruolo nelle tradizionali applicazioni di backup, archiviazione attiva e ripristino di emergenza rimane fondamentale e si è adattato con successo per soddisfare le nuove esigenze di archiviazione su larga scala. Di conseguenza, i vantaggi dell’archiviazione su nastro si estendono costantemente a nuovi domini. In sintesi:
- Il nastro ha l’impronta di carbonio più bassa rispetto ad altre soluzioni di archiviazione
- TCO per nastro basso ed è meno costoso da acquistare, su base per TB, rispetto agli HDD
- La roadmap LTO decennale del nastro è ben definita, con un potenziale virtualmente illimitato
- L’aumento della capacità è facilmente ottenibile aggiungendo cartucce, mentre gli HDD richiedono unità aggiuntive
- Il ROI superiore e la longevità del nastro lo rendono un buon investimento
- Librerie a nastro intelligenti con capacità exabyte, storage di oggetti e supporto LTFS per un accesso più rapido ne fanno un’opzione interessante per l’archiviazione su larga scala e le distribuzioni cloud
- L’air gap (separazione dal sistema informatico attivo) del nastro fornisce una protezione preziosa contro gli attacchi diretti del crimine informatico
- Mentre gli array di dischi consumano energia, lo storage su nastro offre un modo per ridurre notevolmente i requisiti di alimentazione e raffreddamento. A differenza dei dischi, le cartucce a nastro rimangono inattive nelle librerie automatizzate, senza consumare energia fino al momento dell’accesso
- Il nastro LTO è compatto: una volta scalato a centinaia di TB, lo storage su disco perde di fattibilità. Occupa molto più spazio rispetto all’archiviazione su nastro