Nonostante l’incremento del prezzo dell’energia previsto per l’ultimo trimestre 2023 per coloro che sono ancora sul Mercato Tutelato annunciato da ARERA nei giorni scorsi (+18,6% sulle bollette) e dovuto a fattori stagionali, il costo rimane ampiamente più basso rispetto allo stesso periodo del 2022. È quanto emerge dall’osservatorio Segugio.it che, in attesa di conferme sulla fine del Mercato Tutelato prevista per il 2024, mostra uno scenario di forti oscillazioni del mercato energetico, indicando il Mercato Libero dove sono tornate le offerte luce a prezzo fisso anche fino a 36 mesi come l’opzione a oggi maggiormente vantaggiosa per mettersi al riparo dagli aumenti dovuti alla stagionalità ed eventuali cambi di scenario.
Paolo Benazzi, Responsabile Utilities di Segugio.it
L’attuale fotografia del mercato indica che passare al Mercato Libero oggi è tendenzialmente vantaggioso. Nel cambio è però estremamente importante che il consumatore analizzi le bollette di luce e gas così da poter individuare le tariffe adatte ai propri consumi. Il pericolo è che una persona poco attenta a questi argomenti perché abituata da sempre ad essere in Tutela, possa finire vittima di vendite aggressive e sottoscriva una tariffa pessima.
Nonostante aumenti, i prezzi di luce e gas sono più bassi rispetto al 2022
Dopo il picco di fine 2022, i prezzi unitari dell’energia elettrica e del gas naturale sono diminuiti in modo notevole. Per quanto riguarda l’elettricità, come confermano i dati dell’Osservatorio di Segugio.it, si è passati da una media di 0,46 €/kWh registrata nell’ultimo trimestre del 2022 ad una media di 0,19 €/kWh nel secondo e terzo trimestre del 2023. Si è quindi rilevato un calo di circa il 60% del prezzo unitario, ma non si è ancora tornati ai prezzi molto bassi di inizio 2021, quando il prezzo dell’energia elettrica era in media 0,07 €/kWh.
Nel Mercato Libero sono tornate le offerte a prezzo fisso, anche fino a 36 mesi, che erano scomparse nella seconda parte del 2022, a causa della volatilità del mercato dell’energia e del crescente trend dei costi unitari, che aveva spinto i fornitori a non assumersi il rischio di bloccare il prezzo per un periodo troppo lungo. Le tariffe a prezzo bloccato rispondono alle necessità degli utenti che vogliono mettersi al riparo da eventuali oscillazioni del mercato. Anche le tariffe con prezzo indicizzato sono risultate convenienti, considerando che il costo dell’energia e del gas nel mercato all’ingrosso a cui queste offerte sono agganciate è calato gradualmente nel corso del 2023.
Il progressivo calo dei prezzi riguarda anche il gas naturale. Il costo unitario del gas è passato da una media di 1,84 €/Smc nell’ultimo trimestre del 2022 a 0,64 €/Smc nel terzo trimestre del 2023: è quindi possibile pagare il gas ad un prezzo di quasi 3 volte inferiore rispetto alla fine del 2022. Tuttavia, è ancora ben lontano dalla media dei valori di inizio 2021 che si assestava intorno ai 0,15 €/Smc.
Per una famiglia media la spesa energia e gas è circa la metà rispetto a fine 2022
Il calo del costo dell’energia elettrica e del gas naturale si traduce in una diminuzione della spesa media annua degli utenti domestici. In particolare, una famiglia media (consumo annuo di 2.800-3.000 kWh di energia elettrica e 1.800-2.000 Smc di gas), registra oggi una spesa annuale stimata per l’energia elettrica di 1.101 euro, un dato quasi dimezzato rispetto a quanto registrato nel corso del terzo trimestre 2022 quando la spesa annuale stimata era di 1.982 euro. Stiamo parlando di importi ancora molto alti se confrontati con quanto spendeva una famiglia media italiana nel terzo trimestre 2021, ovvero 643 euro.
Dati analoghi vengono registrati anche per la fornitura di gas naturale. In questo caso, con le quotazioni del terzo trimestre del 2023, si stima una spesa media annua di 2.587 euro, che è quasi la metà rispetto al terzo trimestre 2022 quando la spesa media annua era stimata di 4.577 euro. Come per l’energia elettrica, gli importi sono ancora il doppio rispetto a quanto spendeva in media una famiglia italiana nei primi trimestri del 2021.
La spesa luce e gas scende anche per coppie e single
Anche per altri profili di consumo, come coppie e single, le spese per le forniture energetiche scendono sensibilmente. I dati dell’Osservatorio fotografano il calo delle bollette anche per il profilo di una Coppia (consumo annuo compreso tra 1.800 kWh e 2.000 kWh per l’energia elettrica e 1.000 e 1.200 Smc per il gas) che passa da 1.377 euro a 772 euro per l’elettricità e da 2.883 euro a 1.572 euro per il gas. Per il profilo Single (consumo annuo inferiore a 1.800 kWh per l’energia elettrica e a 1.000 Smc per il gas), invece, si registra un calo da 1.033 euro a 607 euro per l’elettricità e da 1.054 euro a 622 euro per il gas.
Gli under 35 più propensi al cambio fornitore: calo dei prezzi luce e gas da inizio 2023
Le rilevazioni su base annuale dell’Osservatorio di Segugio.it fotografano una progressiva crescita dei contratti sottoscritti dalla fascia di utenti under 35. Confrontando il 2023 con il 2022 si è registrato un amento del 12%, che diventa + 24% se si effettua il confronto con il 2021. Nel 2022 il cambio di tariffa luce e gas è stato spinto da una forte aumento del costo unitario dell’energia elettrica e del gas naturale, mentre nel 2023 il graduale calo dei prezzi e una maggiore varietà di offerte e operatori hanno amplificato la propensione dei giovani, già più abituati all’utilizzo del web e meno legati ai fornitori territoriali rispetto ad altre fasce di età, all’utilizzo della comparazione.