La Fondazione Banco dell’energia – l’ente filantropico nato per sostenere le famiglie che si trovano in una situazione di vulnerabilità economica e sociale con un focus sulla povertà energetica – porta a Milano “Energia in cooperativa”, l’iniziativa che ha portato alla realizzazione di un intervento di efficientamento energetico a favore del primo progetto di Social Housing in Italia, il Villaggio Barona, realizzato dalla Fondazione Attilio e Teresa Cassoni e sede delle due Cooperative Sociali Opera in Fiore e Officina dell’Abitare, che danno lavoro a persone svantaggiate, disabili, carcerati e migranti. Il progetto è coordinato da Banco dell’energia e realizzato in collaborazione con Fondazione AEM, Signify, e A2A Illuminazione Pubblica.
Un nuovo impianto d’illuminazione per “Milano Green Way” – il giardino comunitario del Villaggio Barona, dove detenuti in permesso, rifugiati, persone con disabilità e residenti si prendono cura del verde e possono usufruire di orti sociali, fattoria didattica, laboratori didattici e tante altre attività aggregative – e due nuove colonnine di ricarica elettriche che permetteranno alla Fondazione Cassoni e alle Cooperative Sociali di rinnovare il parco auto usato dai soci lavoratori, ma anche percorsi di formazione al risparmio ed efficientamento energetico rivolti ai residenti del Villaggio Barona e aperti all’intera cittadinanza per diffondere una cultura del risparmio energetico e contribuire alla riduzione dei consumi: questi i risultati dell’iniziativa che intende promuovere la sostenibilità ambientale e la transizione energetica.
L’obiettivo è quello di contrastare la povertà energetica e la vulnerabilità economica e sociale – problemi aggravatisi con l’emergenza sanitaria legata alla diffusione del SARS-CoV-2, le tensioni geopolitiche internazionali e l’incremento dei prezzi energetici – offrendo un immediato miglioramento delle condizioni di vita a persone che già vivono situazioni di grave difficoltà, per evitare che sempre maggiori quote di popolazione scivolino in povertà. Un’urgenza che nasce in risposta a numeri preoccupanti: secondo i dati Istat 2021, il 7,5% delle famiglie italiane vive in povertà assoluta (con un andamento tendenzialmente crescente negli ultimi 15 anni) e cioè non ha risorse sufficienti per accedere a un paniere minimo di beni e servizi essenziali. Una condizione di precarietà che minaccia di espandersi sempre di più: il rischio di povertà o esclusione sociale riguarda infatti circa un italiano su quattro (25,4%). E rispetto al fenomeno della povertà energetica – che oggi, rileva l’OIPE, coinvolge ben l’8,5% delle famiglie italiane e il 5,3% dei nuclei in Lombardia – pure si rileva la medesima tendenza a un’incidenza crescente.
Effetto domino
Condizioni pregresse di vulnerabilità rischiano di scatenare un effetto domino – sia su scala individuale che sociale – che può portare alla diffusione del fenomeno o a un suo inasprimento. Con questa consapevolezza il Banco dell’energia, in collaborazione con Fondazione AEM, Signify, e A2A Illuminazione Pubblica, ha dato il via a “Energia in cooperativa”, sulla scia del progetto gemello “Energia in periferia”, con l’obiettivo di contrastare la povertà energetica attraverso interventi strutturali che abbiano un impatto di medio e lungo e termine.
Il Villaggio Barona, destinatario del progetto, è il primo esperimento di social housing in Italia, a cui anche il Comune di Milano ha dato rilievo in quanto grande esempio di sostenibilità e di riqualificazione di una zona periferica degradata della città, nato su iniziativa della Fondazione Attilio e Teresa Cassoni, con la mission di garantire un alloggio dignitoso a persone che vivono condizioni di svantaggio sociale dal punto di vista fisico, psichico, economico, sociale o familiare. In particolare, il Villaggio ospita le Cooperative Sociali Opera in fiore, che tra l’altro ha creato “Borseggi”, la sartoria nel carcere maschile di Milano-Opera, e che gestisce il Giardino “Milano Green Way”, e Officina dell’abitare, che offre lavoro a circa 100 persone, di cui il 90% appartenente a categorie protette.
Alberto Martinelli, Presidente del Banco dell’energia e Fondazione AEM
Come Banco dell’energia abbiamo cominciato la nostra attività a sostegno dei più vulnerabili proprio qui a Milano e con questa iniziativa rafforziamo il nostro legame con la Città. Con “Energia in Cooperativa” allarghiamo il nostro raggio di azione, andando oltre al sostegno economico alle famiglie fragili, migliorando l’illuminazione del giardino comunitario a favore di tutti gli abitanti del quartiere e donando colonnine elettriche per le attività delle Cooperative Sociali presenti. L’obiettivo è rendere l’accesso all’energia sempre più inclusivo e a beneficio della Comunità. Ringrazio tutti i partner che hanno contribuito a rendere possibile questa iniziativa e il Comune di Milano per il sostegno, auspicando che modelli di sinergia come questo possano essere replicati in altri contesti.