In un’ottica di contributo effettivo agli obiettivi di transizione ecologica del Paese, è necessario rafforzare la consapevolezza di istituzioni, cittadini e aziende sulla rilevanza della filiera degli Smart Building per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile fissati dall’Unione Europea.
Con questo obiettivo, The European House – Ambrosetti, insieme a un grande gruppo di imprese rappresentative di questa filiera, ha dato il via alla seconda fase progettuale della Community Smart Building.
A conclusione dell’esperienza del Superbonus 110% che ha portato aziende del settore, cittadini e istituzioni a un confronto lungo e articolato in merito a benefici e costi dello strumento di politica economica, la Community Smart Building intende aggregare il valore dell’esperienza fatta nel 2022-2023 e la forza propositiva della filiera rappresentata, per favorire possibili interventi finalizzati al raggiungimento degli obiettivi di efficientamento energetico e di avanzamento nello sviluppo di progetti di smart city.
Lorenzo Tavazzi, Partner e Responsabile dell’Area Scenari & intelligence di The European House – Ambrosetti
La filiera dell’edificio intelligente coinvolge 35 settori e 180 sotto-settori industriali, tra tecnologie, prodotti, software e servizi di supporto. Con un totale di 350 mila aziende attive, le attività economiche collegate alla dimensione dell’edificio intelligente impiegano 626 mila occupati e generano 130 miliardi di euro di fatturato e 39 miliardi di euro di valore aggiunto. Investire nell’edificio intelligente è quindi una leva di crescita per il Paese. Non solo. Rappresenta una priorità per rispettare gli obiettivi di decarbonizzazione e per cogliere tutti i benefici in termini di economici, ambientali e sociali. Secondo le analisi della Community Smart Building, la conversione degli edifici in ottica smart consentirebbe di abilitare una riduzione del 20-24% dei consumi energetici, del 4-5% di quelli idrici e del 19-28% delle emissioni del settore edilizio attivando un risparmio di circa 12-14 miliardi di euro per le famiglie italiane.
Un ciclo di incontri
Il confronto tra le aziende della Community Smart Building verrà sostenuto da un ciclo di incontri, che si protrarrà fino a maggio 2024 per definire, insieme a esperti del settore, aziende e istituzioni, strategie e linee guida più efficaci per scelte politiche a livello nazionale e locale in grado di generare benefici per i cittadini, la comunità e l’ambiente. Punto focale delle attività della Community è l’elaborazione di contenuti e proposte per promuovere l’evoluzione del parco immobiliare italiano come opportunità di crescita, di modernizzazione del Paese e di contributo agli obiettivi di sviluppo sostenibile, attraverso un miglioramento del contesto normativo e la definizione delle migliori policy a supporto.
In questo contesto, la Community intende mettere a fattore comune le esperienze, le tecnologie e le competenze di aziende e istituzioni di rilievo nazionale, europeo e internazionale, per individuare benchmark utili ai decisori pubblici e privati.
A livello operativo, l’edizione 2023-2024 si propone di affrontare i seguenti step:
- Identificazione di linee di indirizzo strategico per la definizione e lo sviluppo del modello di Smart Building, anche attraverso una mappatura delle migliori iniziative a livello europeo e internazionale
- Sviluppo di un progetto pilota per la sperimentazione del modello a livello locale, mettendo in campo le migliori competenze e le tecnologie a oggi disponibili nella filiera dell’edificio intelligente
- L’elaborazione di una survey per approfondire il livello di consapevolezza e i fattori che intervengono nelle decisioni dei cittadini e dei professionisti in merito agli investimenti nella trasformazione in chiave “smart” del patrimonio edilizio in Italia
- L’attivazione di un dialogo strutturato con le istituzioni per condividere l’urgenza e l’opportunità di proposte considerate prioritarie dalla Community per la trasformazione smart del parco immobiliare italiano
- Condivisione delle conclusioni del percorso con i decisori istituzionali dell’amministrazione centrale in un momento aperto entro la primavera 2024