Cab Log, con una visione volta a un futuro sostenibile, ha lanciato ante tempus un ambizioso piano di investimenti per rendere la sua flotta ecologica e i suoi magazzini ecosostenibili e per valorizzare il proprio personale attraverso un programma innovativo di formazione. Questi progetti non solo riducono l’impatto ambientale ma testimoniano anche un impegno concreto verso una visione di business etico e sostenibile.
Per quanto riguarda i magazzini, i due nuovi hub che l’azienda si appresta ad aprire hanno ottenuto il livello GOLD della certificazione LEED, oltre ad essere concepiti per una gestione interna a tutela ambientale attraverso l’installazione di impianti fotovoltaici, di illuminazione a led basso consumo con sistema di regolazione “dimmerabile” al fine del funzionamento dell’impianto secondo l’effettiva necessità, l’acquisto di carrelli con batterie al litio, l’utilizzo di materiali eco-compatibili, anche per quelli di consumo operativo (film biodegradabile, imballi riciclabili, carta riciclata ecc.), la riduzione del packaging e la dematerializzazione documentale, il contenimento dell’utilizzo dell’acqua potabile e non. Oltre a questo, le piattaforme saranno già predisposte per l’utilizzo di mezzi a gas ed elettrici e in prossimità di raccordi ferroviari per lo sviluppo dell’intermodalità.
Si tratta dello spazio di Oppeano (VR), cinquantamila metri quadri inaugurati ad inizio ottobre, e degli ottantamila metri quadri di Vidigulfo (PV), pronti a fine 2024. Gli spazi sono in posizione strategica per ridurre l’impatto ambientale e circondati da verde, per evitare l’eccesso di cementificazione tipico delle aree logistiche.
Ma non solo. Sui magazzini delle venti filiali (Cab Log supera i 150 milioni di fatturato, opera su oltre 360 mila metri quadri coperti con più di 300 mezzi di proprietà) sono stati installati ottantamila metri quadri di pannelli solari, ai quali presto verranno accoppiate batterie di ricarica e colonnine per i veicoli elettrici.
La transizione verso mezzi elettrici
Uno degli aspetti chiave del progetto green di Cab Log è la transizione verso mezzi elettrici. L’azienda punta a convertire almeno metà della sua flotta di 50 auto alimentate da combustibili fossili. Inoltre, ha iniziato a testare una motrice stradale Volvo, con l’obiettivo di acquistarne due entro fine anno. Nel centro della città di Milano, poi, due furgoni completamente elettrici porteranno a termine le consegne dell’ultimo miglio.
Massimo Berti, direttore generale di Cab Log
I nostri clienti più attenti alla sostenibilità ci coinvolgono costantemente nei loro progetti ed è per questo che in pipeline abbiamo già altri cinque furgoni elettrici pronti a partire per servizi dedicati.
Il tutto mentre aumentano i mezzi LNG ed euro 6 nella flotta aziendale. Alcuni di questi saranno alimentati da un biocombustibile (HVO) che garantisce la sostenibilità della filiera, è in corso un progetto pilota su due mezzi per verificarne la resa. Stando ai primi test, il nuovo diesel riduce la rumorosità del motore e aumenta le prestazioni in termini di una migliore combustione, riducendo la fumosità e facilitando le partenze a freddo. Inquina meno, perché è privo di aromatici e poliaromatici, composti impattanti dal punto di vista ambientale, e rispetto ad un gasolio convenzionale consente una riduzione delle emissioni fino al 90%.
Per dare ancora più valore a quanto detto, Cab Log lancia un nuovo logo, una rivisitazione di quello che tutti siamo abituati a vedere sulle strade.
Cab Log non si ferma alla sostenibilità ambientale ma si estende anche a quella sociale attraverso la creazione della Cab Log Academy con l’obiettivo di offrire corsi di formazione avanzati per gli autisti, attuali e futuri, concentrandosi non solo sulle competenze tecniche ma anche sullo sviluppo personale, oltre a supportare economicamente l’ottenimento della patente CE + CQC.
Massimo Berti
Il mondo della logistica è chiamato ad una rivoluzione copernicana. Abbiamo investito e continueremo ad investire per rendere sempre più green i nostri servizi, con un conseguente aumento dei costi. Per questo possiamo affermare che molti dei nostri clienti siano diventati partner in questa battaglia per un futuro dove il trasporto rispetta l’ambiente. Siamo attenti alle innovazioni che verranno, come per esempio l’idrogeno, ma è importante che la nostra classe politica chiarisca la propria visione sulla reale volontà di aiutare le aziende a diventare più sostenibili.