Fare efficienza nel mondo della refrigerazione commerciale e industriale è più di una esigenza: è una necessità dettata dal risparmio economico e dal rispetto dell’ambiente. Non solo: sempre più committenti impongono capitolati molto stringenti in termini di consumi energetici e i costruttori sono tenuti a rispettarli. Per questo Eliwell, costantemente impegnata nella ricerca di soluzioni volte a migliorare le performance degli impianti, ha sviluppato nuovi algoritmi pensati per ridurre i consumi energetici senza impattare sulle funzionalità operative di banchi, vetrine e armadi frigoriferi. Si tratta delle funzioni Modular Defrost e Smart Control.
Modular Defrost
La rimozione del ghiaccio dall’evaporatore è una attività fondamentale per assicurare l’efficienza di qualsiasi impianto frigorifero.
Modular Defrost consente di integrare su un singolo dispositivo più strategie di sbrinamento. L’operazione può essere lanciata a intervalli temporali prestabiliti, sulla base di una soglia regolata dai parametri misurati dalla sonda sull’evaporatore o fino a quando la temperatura della cella non ha raggiunto una specifica differenza rispetto a quella della sonda sull’evaporatore.
Grazie a Modular Defrost è possibile impostare in parallelo differenti modalità di sbrinamento, lasciando così al controllore del frigorifero il compito di stabilire, in base alle condizioni operative o ambientali di lavoro, quando e come intervenire.
Smart Control
Le esigenze di refrigerazione di unità plug-in (non collegate in rete a sistemi di supervisione) possono variare in base a specifici momenti nel corso della giornata. Ad esempio, di notte e in generale durante la chiusura degli esercizi commerciali è possibile ridurre i consumi intervenendo su diversi fattori.
Mentre i sistemi più semplici si limitano a misurare il tempo intercorso dall’ultima apertura dello sportello per stabilire se entrare in modalità risparmio energetico, Smart Control si basa su una funzione di apprendimento impostabile su un arco temporale giornaliero o settimanale.
Una volta selezionata questa modalità, il controllore registrerà le attività individuando i periodi di maggiore utilizzo (apertura porte, sbalzi di temperatura ecc.), dopodiché provvederà a intraprendere una serie di specifiche azioni.
Ad esempio, spegnerà le eventuali luci in determinate fasce orarie. O, dove possibile, modificherà il range di temperature. Nel caso dei bottle cooler, se la temperatura di utilizzo è di 6/8 gradi, di notte può essere modificata a 12/14 gradi per ridurre i consumi senza impattare sulla qualità del prodotto. All’avvicinarsi dell’ora di riapertura, l’algoritmo provvederà a ripristinare la temperatura ottimale. L’utente può intervenire scegliendo le diverse temperature in base alle fasi del giorno.
Anche le ventole dell’evaporatore possono essere pilotate in modo differente in funzione dei diversi momenti della giornata.