Con l’inverno alle porte e le temperature scese intorno allo zero termico, gli italiani tornano a fare i conti con i consumi del gas, in aumento per via dell’accensione dei riscaldamenti. Per di più, dal 10 gennaio 2024 è finito il Mercato Tutelato del gas per i clienti domestici, con il passaggio obbligato al Mercato Libero. Da questa data, tutti i gestori della maggior tutela offrono i loro servizi solo ai clienti “vulnerabili“, che possono rimanere nel servizio di tutela della vulnerabilità fino a data da destinarsi. Sono circa 6 milioni i clienti domestici rimasti nel Tutelato e che devono quindi adoperarsi per scegliere fornitore e offerte più convenienti sul Mercato Libero.
In particolare, nel Mercato Libero è possibile scegliere tra offerte indicizzate, dove il prezzo varia a seconda del PSV (Punto di Scambio Virtuale), l’indice che regola il costo della materia prima gas nel mercato all’ingrosso italiano, e quelle a prezzo fisso, dove il prezzo è bloccato per tutto il periodo indicato sul contratto (generalmente 12 mesi).
Secondo un’analisi di Selectra, il servizio che confronta gratuitamente le offerte di gas, luce e Internet, attualmente nel passaggio al Mercato Libero del gas conviene orientarsi su tariffe indicizzate, scegliendo quelle con uno “spread” (la maggiorazione del fornitore sul prezzo all’ingrosso) contenuto e un prezzo di commercializzazione sotto i 10 €/mese.
In questo modo si ha un’offerta che non si discosta molto da quella che si aveva nel Tutelato e, nel caso di un rincaro dei prezzi con conseguenti maggiorazioni in bolletta, si pagherà un incremento pari a quello che si sarebbe dovuto affrontare in ogni caso con il servizio di Maggior Tutela.
Prendendo in considerazione la media delle offerte fisse monitorate dall’Indice Selectra, chi sceglie un’offerta a prezzo indicizzato risparmierà fino al 30% sul prezzo della materia prima gas, rispetto a coloro che si orientano su un’offerta a prezzo fisso. Nella bolletta mensile del momento, ne consegue un risparmio di circa 50 euro al mese.
Ma quali sono le differenze tra il Tutelato e il Libero? Come si accede al Mercato Libero e a quali passaggi bisogna fare particolare attenzione?
La guida di Selectra per il passaggio al Mercato Libero del gas
Selectra ha stilato una guida per aiutare i consumatori a districarsi tra dubbi e domande e fare la scelta migliore nel passaggio al Mercato Libero del gas.
1) Qual è la differenza tra Mercato Libero del gas e Mercato Tutelato?
Nel tutelato la tariffa del gas viene stabilita dall’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) mensilmente in base all’andamento del PSV, mentre nel Mercato Libero i fornitori formulano le loro offerte in base a concorrenza e domanda: possono essere variabili e seguire i mercati all’ingrosso, o fisse, con un prezzo bloccato solitamente per 12 mesi. Questo permette di valutare nel Mercato Libero del gas offerte più adatte alle proprie esigenze. Inoltre, a differenza del Tutelato, nel Mercato Libero l’utente può attivare sia l’utenza del gas che quella della luce con lo stesso fornitore (opzione che a volte prevede uno sconto speciale), e gestirle comodamente con un unico centro assistenza clienti o un’app.
2) Cosa succede se non si sceglie un’offerta sul Mercato Libero del gas?
Gli utenti che a gennaio 2024 non avranno scelto un’offerta sul Mercato Libero del gas, rimarranno con il loro attuale fornitore ma passeranno automaticamente alle Offerte Placet Fine Tutela. Quindi, non potranno opzionare l’offerta più adatta o la tariffa più conveniente. Le condizioni economiche del passaggio verranno monitorate dall’ARERA, la quota fissa dell’offerta verrà invece stabilita dal fornitore stesso.
3) Come sapere se si è già nel Mercato Libero?
Chi si trova ancora nel Mercato Tutelato troverà nella prima pagina della propria bolletta del gas la dicitura “servizio di maggior tutela”. Se invece non è presente, si è già passati al Mercato Libero del gas.
4) Come cambiare gestore?
Cambiare gestore nel passaggio al Mercato Libero del gas è più semplice di quanto si possa pensare. Il nuovo contratto può essere infatti sottoscritto in pochi minuti telefonicamente, online o in un punto vendita. Sarà il gestore scelto a comunicare al distributore locale e al vecchio fornitore il passaggio. Inoltre, non sono necessarie modifiche tecniche agli impianti o al contatore del gas. Il gas metano fornito resterà lo stesso: a cambiare sarà la società di vendita, non quella distributrice.
5) Quanto costa il passaggio al Mercato Libero del gas?
Il passaggio da un fornitore del Servizio di Maggior Tutela a un fornitore del Mercato Libero del gas è gratuito. Inoltre, non bisogna temere interruzioni di gas metano: sono necessari dei tempi tecnici per il passaggio, ma non c’è il rischio di rimanere senza servizio. Il cambio gestore avviene il primo giorno del mese e si potrà ricevere un’ultima bolletta di conguaglio dal vecchio gestore.
6) Come scegliere il fornitore nel Mercato Libero del gas?
I due fattori a cui fare maggiore attenzione scegliendo un’offerta sul Mercato Libero sono il prezzo materia prima gas (che sarà applicato ai consumi) e il costo di commercializzazione e vendita, una sorta di “abbonamento” al servizio costante che non dipende dai consumi. Chi ha consumi alti dovrebbe valutare con più attenzione il prezzo della materia prima gas, perché impatterà maggiormente sulla sua bolletta. Chi invece ha consumi bassi, può scegliere un fornitore che applica un prezzo di commercializzazione più basso possibile.
7) Come proteggersi dalle truffe?
Nel corso delle settimane successive al passaggio obbligatorio al Mercato Libero del gas potrebbero essere più frequenti i tentativi di frode, via mail o al telefono. Selectra consiglia quindi di prestare la massima attenzione per non incappare in pratiche commerciali sleali o sottoscrivere offerte poco chiare e servizi poco affidabili. Meglio rivolgersi a esperti o comparatori trasparenti che possano aiutare nella scelta di una nuova offerta.