Quando si parla di mobilità elettrica, e di reti di nuova generazione, uno dei termini maggiormente utilizzati è quello del Vehicle-to-grid (V2G). Ma di che cosa si tratta esattamente? La tecnologia V2G permette ai veicoli elettrici di scambiare l’elettricità immagazzinata nelle proprie batterie con la rete rappresentando così una grossa opportunità per la gestione intelligente dell’energia. Si tratta dunque di un approccio bidirezionale, per cui il veicolo non solo riceve l’elettricità, ma la immagazzina nelle batterie e reimmette nella rete parte dell’energia accumulata non necessaria a garantire la mobilità del veicolo stesso.
Come tutte le novità, soprattutto quelle nel campo tecnologico, tante sono le domande che ci si pone e tante sono le risposte che vengono date – alcune veritiere, altre meno. Per questo Hive Power, azienda pioniera nella fornitura di soluzioni innovative per le reti intelligenti, ha deciso di commentare (e talvolta sfatare) le 4 affermazioni più diffuse sul V2G, ma che non sempre corrispondono alla verità.
1. Il V2G potrebbe essere una soluzione universale per lo stoccaggio energetico
Seppure spesso il V2G venga presentato come la più probabile e promettente soluzione per il problema dello stoccaggio energetico, tuttavia la realtà è che questa tecnologia è più adatta a una fase avanzata di decarbonizzazione. Rappresenta un’ottima alternativa per i privati, ma richiede che vengano raggiunti numeri davvero significativi per diventare una soluzione praticabile su larga scala. Inoltre, le batterie dei veicoli elettrici non possono rappresentare oggi un sostituto immediato per le tradizionali soluzioni di stoccaggio dell’energia a livello mondiale.
2. Il V2G è una soluzione immediata per la domanda di picco
Quello che non è corretto in questa affermazione è “immediata”. Contrariamente alle aspettative, l’implementazione del V2G per gestire la domanda di picco richiede infatti un numero molto elevato di veicoli elettrici aggregati: questa è una prospettiva a lungo-medio termine, che dipenderà per lo più dalla capacità di controllare remotamente migliaia di veicoli.
3. Il V2G è economicamente vantaggioso per tutti i proprietari di veicoli elettrici
Molti proprietari potrebbero non notare vantaggi significativi finché il numero di veicoli collegati alla rete non raggiungerà livelli elevati, ma sicuramente il V2G rappresenterà un’ottima soluzione di risparmio economico e di gestione dell’energia.
4. Il V2G è la chiave per la resilienza energetica in aree con reti non affidabili
Sebbene il V2G offra la possibilità di funzionare come una sorta di accumulo per le abitazioni, è importante notare che questa (almeno, ad oggi) potrebbe non essere la soluzione più praticabile per regioni con reti energetiche instabili. Alternative più semplici potrebbero risultare più utili per l’utente medio.
In conclusione
In definitiva, il Vehicle-to-Grid è una tecnologia dall’alto potenziale, ma che è stata adottata solo da poco tempo. Molti dei miti che circondano questa tecnologia derivano da aspettative eccessive e dalla necessità di un numero significativo di veicoli per renderla una realtà pratica. Per questo le aziende continuano a lavorare perché questa tecnologia possa essere sfruttata nel minor tempo possibile. Hive Power, per esempio, lo fa con FLEXO, la soluzione per ottimizzare e gestire in modo efficiente la flessibilità energetica, la ricarica dei veicoli elettrici e il V2G.