In Italia sono installati circa 6.000 impianti eolici con una produzione di energia elettrica di circa 11,9 GW ma spesso la presenza delle pale è vista come un problema dalle comunità che le ospitano. Eppure il loro arrivo ha rivitalizzato gli enti locali soprattutto i piccoli comuni che grazie alle risorse incamerate sono riusciti a far fronte ai tagli dei trasferimenti dello Stato e a mantenere i servizi per le proprie comunità. Come nel caso di quattro centri della provincia di Benevento: San Marco dei Cavoti, Foiano di Val Fortore, Molinara, Baselice.
I rispettivi sindaci, Angelo Marino, Giuseppe Antonio Ruggiero, Giuseppe Addabbo e Lucio Ferella sono stati protagonisti del talk “Inergia intorno a noi: insieme con i territori per la sfida sull’eolico tra vantaggi presenti e futuri”, organizzato da Inergia, azienda protagonista nella produzione di elettricità da fonti rinnovabili, all’interno del KEY – The Energy Transition Expo 2024.
Gioacchino Pignoloni, manager per lo sviluppo dell’eolico di Inergia
Si è trattato del primo di una serie di incontri, che intendiamo organizzare per incontrare i cittadini e le comunità per illustrare loro le possibilità di quello che a tutti gli effetti è un patto per lo sviluppo dei territori. Questo perché abbiamo riscontrato che è difficile, nei territori meno avvezzi alla presenza di questo genere di impianti, far comprendere quali sono le ricadute sociali. Abbiamo intenzione di proseguire questo percorso di relazioni cercando di coinvolgere il più possibile la cittadinanza.
Dai servizi ai lavori pubblici, dalla formazione professionale alle iniziative benefiche, sono tanti gli esempi di cui hanno beneficiato comunità di aree interne spesso a rischio spopolamento.
Giuseppe Antonio Ruggiero, primo cittadino di Foiano
La presenza degli impianti ci permette di contare su entrate importanti con le quali riusciamo a garantire servizi ai cittadini. Senza contare la cinquantina di posti di lavoro a ragazzi del posto per quel che riguarda la gestione e la manutenzione degli impianti. L’eolico è stato accolto con diffidenza ma oggi rappresenta una chance per una realtà altrimenti destinata all’impoverimento e allo spopolamento.Angelo Marino, sindaco di San Marco dei Cavoti
I primi impianti sono arrivati a fine anni ’90 e oggi il settore rappresenta la più grande azienda del territorio per numero di occupati. Noi attraverso apposite convenzioni possiamo provvedere al rifacimento di strade, al trasporto scolastico e ad altri servizi per i cittadini.
Quindi benefici tangibili in termini di sviluppo economico, occupazione, tutela ambientale, rigenerazione dei luoghi. Nonostante le perplessità iniziali. I 1.400 abitanti di Molinara vissero l’avvento dell’eolico come “un’invasione di torri d’acciaio”, ricorda il sindaco Addabbo. Ma dopo un primo momento conflittuale il rapporto è cambiato. Oggi grazie alle royalty il Comune riesce a incrementare il bilancio, a dare servizi agli anziani, a mantenere il verde pubblico.
Lucio Ferella, sindaco di Baselice
In passato si è anche sbagliato e si sono create ostilità per via della lontananza tra proponenti e cittadini, ma nel tempo la conoscenza è cresciuta e sono migliorati i rapporti. Oggi vedo volontà di dare maggior attenzione ai territori. Io stesso mi sono fatto promotore di un corso Its per formare personale specializzato. Occorrerebbe una rete tra i sindaci per lavorare insieme come territorio e come servizi diffusi.
Arrivare al 2030 con una produzione eolica di 28,1 GW
Il tutto con l’obiettivo di arrivare al 2030 con una produzione eolica di 28,1 GW. Una partita che coinvolge anche enti locali e territori. Anche se non mancano le contraddizioni. Ben 13 Regioni hanno individuato aree non idonee a ospitare impianti eolici. Secondo il Rapporto Re.gions2030 dei 1.370 MW (1,3 GW) per cui è stata presentata istanza nel 2018, nel 2021 788 MW, pari al 57,5%, erano ancora fermi in attesa di completare la prima parte dell’iter di permitting, quello della Valutazione di Impatto Ambientale. Un dato, quello dei progetti fermi, che aumenta man mano che i progetti diventano più recenti: il 79,3% dei progetti presentati nel 2019, il 90% dei progetti presentati nel 2020 e il 99,9% dei progetti presentati nel 2021.