Matteo Birindelli, Country Manager di QUNDIS Italia, condivide alcune riflessioni sull’efficienza energetica e sulla contabilizzazione del calore.
Il 2023 ha rappresentato un anno molto positivo per il settore dell’installazione dei sistemi di contabilizzazione del calore, segnando una significativa ripresa dopo un periodo di incertezza. Questa rinascita è stata caratterizzata da una forte domanda di sostituzioni, alimentata dalla necessità di adeguarsi agli standard normativi e dalla crescente consapevolezza sull’importanza dell’efficienza energetica.
Più in dettaglio, sono molte le aziende del settore termo-idraulico che hanno confermato una ripresa nella domanda delle installazioni condominiali già nel 2023. Guardando al mercato della contabilizzazione, è tornata a crescere la richiesta di installazioni legate alle costruzioni esistenti, con un focus specifico che riguarda il grande capitolo delle sostituzioni del parco già installato, sia per quanto riguarda i contatori di calore che per quanto attiene ai ripartitori di calore.
D’altronde sono già passati otto anni dal boom di installazioni del 2016 spinte dalla ormai nota scadenza del “31 dicembre” che segnava il termine ultimo per l’installazione di dispositivi di contabilizzazione del calore e ripartizione delle spese negli edifici serviti da impianto termico centralizzato, con multe tra i 500 e i 2.500 euro per chi non si fosse adeguato. Ed un buon numero di installazioni era già stato effettuato negli anni precedenti al termine.
Il tema della sostituzione è stato centrale nella ripresa del 2023
Quindi, sicuramente il tema della sostituzione è stato centrale nella ripresa registrata nel 2023 e lo sarà anche nel 2024. Così come la richiesta di sistemi per la remotizzazione dei dati. Merito anche della EED 2018/2002, che va nella direzione del risparmio energetico e della riduzione delle emissioni e che si pone l’obiettivo di informare l’utente più frequentemente ed in modo più puntuale, per dargli la possibilità di monitorare ed eventualmente intervenire sui propri consumi. Molte aziende stanno mettendo a punto sistemi per rendere disponibili e fruibili i dati agli utenti come richiesto dalla direttiva. Fino al 2020, il fatto che i ripartitori dei costi di riscaldamento potessero trasmettere via radio i valori di consumo rilevati rappresentava un’opzione, con la Direttiva sull’Efficienza Energetica è diventato un obbligo. L’entrata in vigore della Direttiva ha, quindi, aiutato a sensibilizzare in materia, facendo crescere anche la domanda di installazione di sistemi con remotizzazione.
Per quanto riguarda le nuove costruzioni, lo standard è ormai l’installazione di sistemi di contabilizzazione diretta ossia la possibilità di misurare direttamente la quantità di energia erogata in ogni appartamento. In questa fetta di mercato c’è molto movimento.
La contabilizzazione diretta viene spesso integrata con l’installazione di satelliti di utenza, che permettono di rendere autonome le singole unità abitative nonostante queste siano allacciate ad un impianto di produzione del calore di tipo centralizzato. Abbinando una regolazione ad hoc si ha come risultato un impianto autonomo a tutti gli effetti con la possibilità, volendo, di avere il controllo dello stesso anche da remoto sia per quanto riguarda l’accensione e spegnimento ma anche per quanto riguarda i consumi.
In questo contesto, le installazioni di contatori di calore diretti stanno vivendo un’importante crescita. Questi contatori permettono di misurare in modo accurato il consumo di calore in ciascun appartamento, consentendo una fatturazione basata sui reali consumi e promuovendo l’efficienza energetica.
L’adozione di sistemi di contabilizzazione diretta e l’integrazione di satelliti di utenza riflettono la crescente consapevolezza ambientale e l’importanza dell’efficienza energetica nel settore delle costruzioni. Queste soluzioni non solo consentono una gestione più efficiente e sostenibile dell’energia, ma offrono anche vantaggi economici agli utenti finali.
In conclusione, nel 2024, nell’ambito della contabilizzazione del calore, si delineano diverse tendenze significative, prima tra tutte quella legata alla building automation, che comprende la regolazione intelligente delle unità abitative per quanto riguarda la temperatura e l’automazione dei sistemi di riscaldamento. Questo trend permette una gestione più efficiente degli impianti, migliorando il comfort degli utenti e riducendo i consumi energetici complessivi.
L’automazione e la gestione smart degli impianti consentono la remotizzazione dei dati, permettendo agli utenti finali di monitorare i consumi energetici in tempo reale e di regolare il riscaldamento da remoto. Questa funzionalità non solo migliora il comfort degli utenti, ma favorisce anche una maggiore consapevolezza sui consumi energetici, promuovendo comportamenti più sostenibili. E questa tendenza non si limita solo alle nuove costruzioni, ma si estende anche al segmento delle sostituzioni.
L’aumento della domanda di sistemi di automazione e gestione smart degli impianti, infatti, è legato sia alla richiesta degli utenti finali, sia agli incentivi governativi come il superbonus 110%, che promuovono interventi di efficientamento energetico. Inoltre, le direttive come la EED impongono la remotizzazione degli impianti, contribuendo ad accelerare questo trend anche nelle ristrutturazioni.