BayWa r.e. per lo sviluppo di parchi eolici offshore in Europa

Oltre che in Italia e in Francia, il gruppo è attivo nel settore offshore nel Regno Unito, in Germania, in Portogallo e in Australia.

eolico offshore

BayWa r.e. ed Elicio vincono la gara AO5 in Francia per lo sviluppo di Pennavel: il primo parco eolico offshore galleggiante al mondo nel sud della Bretagna.

Nessun altro progetto eolico galleggiante commerciale al mondo ha ottenuto una tariffa per l’energia che genererà. I risultati e il processo della gara d’appalto francese AO5 sono diventati un punto di riferimento per tutti gli altri progetti galleggianti a venire.

Cosa possiamo imparare da questo progetto e cosa bisogna fare per accelerare lo sviluppo degli impianti eolici offshore in Italia?

L’eolico offshore è una tecnologia in rapida evoluzione, destinata a svolgere un ruolo importante nei futuri ecosistemi energetici. Nonostante il mercato sia in forte crescita, c’è ancora molta strada da fare prima che raggiunga il suo pieno potenziale. L’UE ha fissato l’obiettivo di avere una capacità installata di almeno 60 GW di eolico offshore entro il 2030 e di 300 GW entro il 2050.

Lorenzo-PalombiBayWa r.e. sta facendo la sua parte nel raggiungimento degli ambiziosi obiettivi dell’UE applicando 30 anni di esperienza nelle energie rinnovabili all’eolico offshore, compresa l’innovativa tecnologia offshore galleggiante, che è fondamentale per sbloccare la capacità eolica offshore dell’Europa aprendo mercati precedentemente incompatibili con tecnologie a terra e sfruttando le aree con un potenziale eolico più elevato. A tal fine, nel maggio 2024, BayWa r.e. ha ottenuto una pietra miliare per lo sviluppo dell’energia eolica offshore galleggiante. Insieme a Elicio – uno dei principali produttori internazionali di energia eolica – BayWa r.e. ha vinto la gara d’appalto AO5 in Francia per lo sviluppo del progetto Pennavel: il primo parco eolico offshore galleggiante al mondo, che si è aggiudicato un Contratto per Differenza (CfD) a lungo termine.

Con una capacità compresa tra 230 e 270 MW, il parco eolico offshore di Pennavel è destinato a diventare una pietra miliare del panorama energetico della Bretagna, al largo della costa di Lorient. Il progetto dovrebbe generare circa il 30% dell’attuale produzione di energia rinnovabile della Bretagna e alimentare oltre 450.000 abitanti all’anno, contribuendo in modo significativo alla crescita sostenibile della regione. Lo sviluppo del progetto è appena iniziato, ma la competitività è fondamentale sia per il progetto che per le infrastrutture e la catena di approvvigionamento. La costruzione e il successivo funzionamento del parco eolico di Pennavel contribuiranno a massimizzare i benefici economici e i posti di lavoro locali. L’impatto positivo sulla comunità locale è già stato riconosciuto dalla Bretagna con il marchio “Breizh content” assegnato a BayWa r.e. ed Elicio: una certificazione che dimostra l’impegno del consorzio a sostenere lo sviluppo dell’industria locale, lavorando in stretta consultazione con i porti di Brest, Lorient e Saint Nazaire e stabilendo un dialogo continuo e trasparente con l’intera catena del valore industriale locale.

La gara d’appalto AO5

La partecipazione attiva dello Stato francese nella promozione della gara d’appalto AO5 ha svolto un ruolo cruciale nell’attrarre gli operatori e nel rendere competitivo l’intero processo di gara. La zona in cui si svilupperà il progetto eolico è stata selezionata dallo Stato francese, a seguito di studi di esplorazione in loco a carico dello Stato francese. Il progetto beneficia di un forte vento, grazie alla sua posizione, e di una connessione di rete sicura con RTE, l’operatore responsabile del sistema degli impianti di trasmissione francesi, tra cui la sottostazione offshore e i cavi di esportazione. La gara d’appalto AO5 non si è basata solo sull’offerta tariffaria più alta, ma anche sulla dimostrazione da parte degli offerenti di un piano di consegna credibile. Le offerte sono state infatti valutate in base a diversi impegni, in particolare quelli relativi al riciclaggio dei componenti delle turbine eoliche, al contributo a un fondo per la protezione della biodiversità, al tasso di utilizzo delle piccole e medie imprese per la costruzione e la gestione della centrale e all’utilizzo di investimenti azionari per il progetto.

Lo sviluppo di Pennavel offre lezioni e spunti preziosi che contribuiscono a massimizzare le conoscenze e ad approfondire ulteriormente l’esperienza di BayWa r.e. nel settore dell’eolico offshore. Questo progetto non solo dimostra il potenziale di significativi benefici economici e per la comunità, ma stabilisce anche un importante punto di riferimento per lo sviluppo di progetti eolici offshore in tutta Europa. In Italia, ad esempio, dove i nuovi progetti non seguono una procedura di gara ma si basano sullo sviluppo greenfield, BayWa r.e. ha annunciato una pipeline di oltre 9GW per un totale di 14 impianti eolici offshore galleggianti. Le indagini preliminari per i primi 3 progetti richiedono un investimento fino a 10 milioni di euro; una netta differenza rispetto alle indagini francesi finanziate dallo Stato francese. Gli studi che BayWa r.e. sta conducendo in Italia sono sia geofisici, geotecnici e ambientali – tra cui la definizione del layout del parco eolico, le indagini archeologiche e la relazione sull’impatto visivo – sia ricerche specifiche sulla fauna marina, come l’impatto acustico e la qualità delle acque.

Parchi offshore

Oltre alla complessa, costosa ma necessaria fase di sopralluogo, la procedura di autorizzazione V.I.A. in Italia prevede tempi più lunghi e incerti per gli operatori rispetto alla procedura di gara in Francia – un Paese che vanta già diversi parchi offshore e che ha quindi acquisito una significativa esperienza sulle migliori pratiche per guidare gli operatori. In Italia, l’unico progetto eolico offshore è l’impianto Beleolico di Taranto, ma entro il 2030, BayWa r.e. stima che almeno tre-cinque dei suoi 14 impianti eolici offshore galleggianti saranno commissionati o in fase di costruzione, per una capacità totale di circa 2 GW.

l multi-progetto che BayWa r.e. sta mettendo in piedi si spera possa aprire la strada allo sviluppo di una filiera nazionale in grado di generare valore per le comunità e i territori locali. Secondo un recente studio di The European House Ambrosetti, la creazione di una filiera nazionale in Italia per l’eolico offshore galleggiante – che coinvolgerebbe la produzione, l’assemblaggio, la progettazione e la manutenzione – potrebbe generare un valore aggiunto cumulativo di 57 miliardi di euro tra il 2030 e il 2050, con conseguenti ricadute occupazionali: ipotizzando la realizzazione di 20 GW entro il 2050, si potrebbero generare circa 27.000 nuovi posti di lavoro.

BayWa r.e. è impegnata nello sviluppo, nel finanziamento e nella costruzione di parchi eolici offshore

Oltre che in Italia e in Francia, il gruppo è attivo nel settore offshore nel Regno Unito, in Germania, in Portogallo e in Australia. Attraverso l’accordo di leasing ScotWind di Crown Estate Scotland, ha ottenuto, come parte di un altro consorzio con Elicio, i diritti per sviluppare il parco eolico offshore Buchan da 960 MW al largo della costa nord-orientale della Scozia. In tutta Europa, indipendentemente dal progetto in questione, BayWa r.e. pone al centro della sua visione l’impegno locale, i benefici socioeconomici e lo sviluppo sostenibile.

A cura di Lorenzo Palombi, Global Commercial and Finance Director of Projects e Global Director Offshore Wind Projects