Ripensare al processo di riqualificazione delle aziende in un’ottica più sostenibile e integrata nel territorio che le ospita si presenta come una realtà sempre più possibile. Questo è quanto emerso da “La Fabbrica del Futuro. L’evoluzione dell’architettura industriale e l’impiego delle energie rinnovabili per promuovere l’efficienza delle sedi e il benessere delle persone”, evento organizzato da Elmec Solar, l’azienda del gruppo Elmec che si occupa di installare e manutenere impianti fotovoltaici residenziali e industriali, in collaborazione con MC Prefabbricati e con il patrocinio dell’Ordine degli Architetti di Varese. A moderare i diversi interventi la giornalista e divulgatrice Nicoletta Boldrini.
Ospite dell’evento l’architetto e urbanista Stefano Boeri, che nel suo intervento dal titolo “Green Obsession: ripensare gli spazi produttivi tra energia e natura”, ha messo in evidenza il valore aggiunto portato dal rispetto per la dimensione ambientale negli spazi di lavoro e di quelli produttivi. I numerosi progetti curati dal suo studio Stefano Boeri Architetti sono caratterizzati da un forte legame con il territorio, sia per l’approvvigionamento di materie prime sia per il dialogo sempre aperto con la comunità. In questo scenario, anche l’approvvigionamento energetico delle aziende consente di avvantaggiare le comunità che le circondano: le fabbriche possono diventare veri e propri centri di produzione di energia, ad esempio attraverso la creazione di impianti fotovoltaici sui tetti o lo sfruttamento del calore dei data center per il supporto di altre attività.
Stefano Boeri, architetto e urbanista
La sfida dell’intelligenza artificiale è gigantesca, con potenziali vantaggi enormi ma a costo di un consumo energetico insostenibile. Da un lato, oggi ci sono insediamenti produttivi che hanno saputo lavorare sul territorio – costruendo edifici con funzioni diverse, in una sorta di campus o “fabbrica arcipelago” – rilanciando le esperienze migliori della Storia industriale e produttiva del nostro Paese, come Crespi d’Adda e lo straordinario caso di Olivetti a Ivrea. Dall’altro, dobbiamo fare grande attenzione a quei paesaggi legati alla velocissima costruzione di data center come grandi contenitori specializzati, spesso realizzati senza una logica di pianificazione urbana e di riduzione dell’impatto ambientale, che rischiano di diventare strutture altamente energivore se non affiancate, ad esempio, a strategie di recupero del calore emesso.
Nel corso dell’evento, imprenditori e progettisti hanno messo in evidenza una nuova concezione delle aziende, intesa non solo come luogo produttivo ma come un contesto che si integra nel tessuto urbano e che mira a diventare un punto di riferimento per la comunità. Nel Campus tecnologico dell’azienda varesina i presenti hanno potuto assistere a testimonianze dirette di aziende che hanno già affrontato con successo il processo di espansione e innovazione.
Tra gli intervenuti, Stefano Romanó, CEO di Tor.Met, Massimiliano Di Caro, General Manager di Raviolificio lo Scoiattolo e Barbara Cimmino Head of CSR & Innovation Yamamay, che hanno raccontato di come le loro aziende si siano sviluppate in armonia con i territori che le ospitano, porgendo sempre un occhio di riguardo ai propri dipendenti, attraverso progetti di welfare aziendale, e anche alle comunità locali. Cimmino, che ricopre anche il ruolo di Vicepresidente di Confindustria Varese, ha inoltre parlato del Progetto MILL (Manifacturing, Innovation, Learning, Logistics), attività legata al Piano Strategico #Varese2050 che Confindustria Varese ha lanciato per il riposizionamento competitivo di tutto il territorio
Alessandro Villa, Amministratore Delegato di Elmec Solar
Con grande orgoglio abbiamo ospitato questo importante evento che ci ha dato l’opportunità di aprire le porte della nostra sede a una vera e proprio autorità del settore architettonico-urbanistico come l’Architetto Stefano Boeri e a rappresentanti di aziende che testimoniano come un futuro più verde e a contatto con la comunità sia una realtà possibile. Attraverso lo sfruttamento dei tetti per la creazione di impianti fotovoltaici e l’adesione a comunità energetiche, le stesse aziende possono contribuire all’approvvigionamento sostenibile delle comunità in cui sono inserite. Per aiutare le imprese a capire il potenziale di questi impianti, Elmec Solar ha ufficialmente inaugurato il ‘Laboratorio a cielo aperto’, dove è possibile toccare con mano gli oltre 270 pannelli solari che permettono alla nostra azienda un costante approvvigionamento di energia sostenibile.
Il Laboratorio a cielo aperto
Il “Laboratorio a cielo aperto” è una nuova tappa dello “Study Tour” di Elmec Informatica ed Elmec Solar: un viaggio all’interno del campus alla scoperta delle diverse tecnologie sviluppate dall’azienda, dal data center certificato TIER IV, alla cyber security, dal cloud computing, all’energia solare. Si tratta di un impianto fotovoltaico ad alte prestazioni posizionato sul tetto dell’headquarter di Brunello costituito da 270 pannelli fotovoltaici, per un totale di 120 kWp che includono le diverse tecnologie adottate da Elmec Solar. Attraverso la visita a questo impianto, le aziende possono approfondire la conoscenza delle differenze tra i vari tipi di pannelli e la modalità di impiego adeguata.