Iride Acque, raccolti oltre 1,5 milioni su Opstart

Iride Acque punta a crescere, sia organicamente, sviluppando l’attività del Gruppo, sia per linee esterne, creando sinergie a valore aggiunto.

Iride Acque

Iride Acque, attiva nel trattamento e riutilizzo delle acque industriali, ha raccolto in poche ore 1,5 milioni di euro con la sua terza campagna di equity crowdfunding.

Giovanpaolo Arioldi, CEO & Co-Founder di Opstart
Siamo orgogliosi di ospitare nuovamente Iride Acque su Opstart per una terza campagna di equity crowdfunding, dopo il successo della prima nel 2023 e della seconda di qualche giorno fa in cui sono stati raccolti 1.500.000 euro in poche ore. Il business di Iride Acque, che coniuga sostenibilità e risultati economici, è stato accolto con favore dagli investitori ed è un esempio perfetto della tipologia di progetti che accogliamo su Opstart dove, oltre all’equity, offriamo a investitori e aziende la possibilità di accedere anche a lending e debt crowdfunding.

Mercato e tecnologia

La crescente pressione sulle risorse idriche globali e il cambiamento climatico stanno rendendo sempre più urgente l’innovazione nel trattamento delle acque. Il mercato delle tecnologie legate alla gestione idrica è destinato a crescere esponenzialmente, passando da 290 miliardi di dollari a 1,4 trilioni tra il 2024 e il 2034 (fonte: GWI, 2024). In Europa, il settore industriale rappresenta circa il 40% delle estrazioni idriche, e in Italia il 27% del consumo totale.

Grazie al supporto del PNRR e del programma NextGeneration EU, Iride Acque si posiziona come leader nel guidare la transizione verso un’economia circolare sostenibile. La sua visione olistica e le sue tecnologie brevettate rappresentano una risposta concreta alle sfide globali del settore idrico.

Monica Casadei, Presidente del Comitato Strategico e co-founder di Iride Acque
Grazie a una tecnologia brevettata, siamo in grado di trattare anche i reflui industriali più complessi, rendendoli riutilizzabili e recuperando componenti chimici utili per i processi produttivi. Questo modello non solo risolve un problema critico per molte industrie, ma garantisce anche significativi risparmi economici e una riduzione dell’impronta idrica.

Matteo Folloni, CEO e co-founder di Iride Acque
Quella utilizzata da Iride Acque è una tecnologia che trae ispirazione da una soluzione originariamente sviluppata per la depurazione dell’aria, ma adattata e perfezionata per il trattamento dei reflui industriali. Questa innovazione ha permesso di trasformare un processo tradizionalmente molto oneroso in una soluzione accessibile a tutte le aziende che desiderano operare in modo etico e sostenibile. Oggi, depurare le acque reflue non solo è possibile, ma lo è a costi decisamente contenuti.

Mission e obiettivi raggiunti

Iride Acque punta a crescere, sia organicamente, sviluppando l’attività del Gruppo, sia per linee esterne, creando così sinergie che permettano di integrare soluzioni e creare valore aggiunto, mantenendo al centro la sostenibilità e l’innovazione.
L’impegno dell’azienda si riflette nei riconoscimenti e nella attività in corso di svolgimento:

  1. Due brevetti chiave – uno per la depurazione con ozono e campi magnetici e un altro per un catalizzatore nanotecnologico derivato da batterie esauste.
  2. Progetti brevettuali – un nuovo brevetto depositato nel 2024 e uno in fase di registrazione per il trattamento di reflui contenenti resine.
  3. Pipeline solida – 49 offerte attive per un valore di 21,6 milioni di euro, con un valore medio per offerta quasi raddoppiato dal 2023.
  4. Premi e riconoscimenti – tra cui Equity Crowdfunding Champions 2024 e il Premio Impresa Sostenibile 2024 del Sole24ore.