La transizione verso reti più intelligenti non è più rimandabile. L’invecchiamento delle infrastrutture, le crescenti minacce informatiche e la complessità dell’integrazione delle energie rinnovabili rappresentano alcune delle sfide più rilevanti che il settore delle utility si trova ad affrontare. Il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti stima che gran parte della rete elettrica nazionale sia stata costruita tra gli anni ’60 e ’70 e che il 70% delle linee di trasmissione abbia oggi più di 25 anni.
Di conseguenza, una parte significativa di questa infrastruttura si avvicina al termine di utiIizzo.
Kelsi Doran, head of sustainability strategy and transformation di Cisco
I servizi pubblici e l’energia sono infrastrutture critiche per qualsiasi paese. Con l’evoluzione delle minacce informatiche, che diventano sempre più sofisticate, questi settori rischiano di diventare bersagli privilegiati per i malintenzionati. Se a questo si aggiunge l’utilizzo di sistemi obsoleti, la rete elettrica può risultare vulnerabile in termini di affidabilità e sicurezza. Le utility stanno integrando sempre più le tecnologie digitali nelle loro architetture. Queste tecnologie offrono una visione più chiara dell’intera rete elettrica, consentendo di bilanciare in modo più efficiente domanda e offerta. Le utility adottano queste soluzioni non solo per accelerare la transizione verso l’energia pulita, ma anche per trasformare il proprio modello di business in chiave digitale.
Un esempio è CPFL Energia, uno dei principali fornitori di energia in Brasile con sede a San Paolo, che sta affrontando con grande serietà la transizione verso un futuro energetico sostenibile. Questo impegno si traduce in una radicale digitalizzazione dei processi e in un deciso orientamento verso le fonti rinnovabili per la sua rete elettrica, come l’energia eolica.
Energia pulita ma complessa
Le fonti di energia rinnovabile, come l’eolico, il solare, la geotermia e le onde oceaniche, sono essenziali per raggiungere gli obiettivi di zero emissioni nette stabiliti da molte organizzazioni e governi. Tuttavia, integrare una quota maggiore di queste fonti nella rete elettrica presenta nuove sfide. Mentre l’energia tradizionale si basa su centrali elettriche centralizzate alimentate da carbone o petrolio, le fonti rinnovabili sono caratterizzate da una produzione più distribuita, con generatori eolici e pannelli solari spesso situati in aree vaste e remote.
Mary de Wysocki, Senior Vice President e Chief Sustainability Officer di Cisco
Le utility devono ora gestire una vasta gamma di fonti energetiche, che vanno dall’energia tradizionale a quella nucleare, idroelettrica, solare ed eolica. Si sta passando da un modello altamente centralizzato a uno più decentralizzato. In questo contesto, entrano in gioco il networking, i sensori IoT e l’IA, permettendo una gestione preventiva prima che si verifichi un’interruzione o una minaccia.
Le fonti rinnovabili sono incostanti rispetto a quelle tradizionali: ecco perché l’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico possono giocare un ruolo fondamentale, ottimizzando la generazione e lo stoccaggio dell’energia in risposta alle fluttuazioni di domanda e offerta.
La security nel settore energetico
È fondamentale proteggere adeguatamente questi endpoint da attacchi informatici sempre più sofisticati. Tuttavia, la sicurezza può essere compromessa dall’adozione di troppi fornitori e soluzioni, che aumentano la complessità del sistema della rete elettrica. Cisco vanta partnership e relazioni di lunga data con aziende del settore energetico, un’esperienza che si traduce in soluzioni, servizi e supporto capaci di aiutare le utility energetiche a navigare in questo momento cruciale.
Soluzioni come Cisco Cybervision, Extended Detection and Response (XDR), il software DNA (Digital Network Architecture) e l’Identity Services Engine (ISE) permettono, ad esempio, di ricevere avvisi dai generatori eolici situati a centinaia di chilometri a nord di San Paolo o di gestire e mantenere i generatori eolici di ScottishPower Renewables nel turbolento Mare del Nord.
Il futuro dell’energia intelligente
La domanda di energia continuerà a crescere, soprattutto con l’espansione delle tecnologie ad alta intensità energetica, come l’intelligenza artificiale. Secondo alcune stime, una piattaforma di ricerca generativa basata su intelligenza artificiale consuma l’850% in più di energia rispetto a una semplice ricerca su Internet.
Data l’intensità del cambiamento e le crescenti pressioni derivanti dalla crisi climatica, la necessità di ulteriori trasformazioni e innovazioni nel settore energetico non farà che aumentare. Cisco può svolgere un ruolo cruciale nel futuro energetico del nostro pianeta, non solo grazie alla sua esperienza in materia di sicurezza e al portafoglio di soluzioni end-to-end e IoT, ma anche grazie ai numerosi investimenti nell’innovazione. Questi includono progetti nell’intelligenza artificiale, nell’informatica quantistica, nello studio dell’energia prodotta dal moto ondoso e nelle soluzioni di cattura del carbonio, tutte iniziative che possono contribuire a un futuro più sicuro, sostenibile e resiliente.