Coibentazione e cappotto termico – secondo ENEA dal ‘98 al 2018 sono stati realizzati 17,8 mln di interventi, con un investimento di 3,7 miliardi.
La coibentazione termica è importante per mantenere il calore all’interno evitandone la dispersione nei periodi invernali e mantenere il fresco nei mesi estivi.
Coibentazione termica. Cos’è e perché è importante? La coibentazione significa isolare termicamente la propria abitazione o uffici e aziende, tramite pannelli isolanti e materiali adeguati e certificati tra gli spazi interni ed esterni. E il cappotto termico rappresenta la principale tecnica di riferimento e la più efficace per raggiungere gli obiettivi che vedremo.
Si tratta di installare dei pannelli isolanti sulla superficie interna o esterna delle pareti perimetrali di un edificio secondo due possibili modalità: isolamento a cappotto tradizionale o isolamento a cappotto a parete ventilata. Cosa cambia? Nel primo caso i pannelli possono sono intonacati successivamente all’installazione. Nel secondo caso i pannelli hanno una struttura distanziata di alcuni centimetri dall’isolante che sostiene delle lastre in materiale ceramico, metallico o di marmo; si crea, quindi, uno spazio che consente lo smaltimento del calore in stagione calda e una barriera per il freddo in inverno.
Isolamento a cappotto
Questa seconda modalità si conferma più performante in termini di risparmio e riqualificazione energetica, oltre che estetica dell’edificio. Il cappotto termico, infine, può essere interno oppure esterno. Il cappotto interno è più facilmente applicabile, preserva le facciate esterne, ma di contro riduce leggermente lo spazio abitabile; mentre il cappotto esterno offre un maggiore isolamento termico a parità di materiali utilizzati (fibra minerale, fibra di legno, sughero e polistirene espanso), escludendo lavori all’interno e, quindi, la conseguente riduzione dello spazio.
Coibentazione e cappotto termico – come si attua un isolamento termico efficace? Il cappotto termico può essere attivato a partire dal tetto dell’edificio, oppure in solaio o ancora sui muri. Il tetto rappresenta la prima causa di dispersione del calore durante l’inverno e di riscaldamento durante la stagione estiva. Perciò isolare il tetto è il primo passo per assicurarci un maggior risparmio energetico ed economico. Un’altra possibilità è quella di coibentare il solaio, anch’esso uno dei responsabili della citata dispersione: è possibile isolare dall’esterno o dall’interno, sempre con l’obiettivo di evitare dispersione nonché la formazione di muffe.
Tra i materiali più utilizzati per la coibentazione termica troviamo la lana di vetro, la lana di roccia, il polistirene estruso, il polistirolo, il poliuretano espanso e il vetro cellulare. In particolare, i parametri nella scelta del materiale isolante sono relativi allo spessore e alla conducibilità termica. Si tratta del potere isolante del materiale: se il pannello scelto ha una bassa conducibilità e un ampio spessore l’isolamento risulterà più efficace.
Coibentazione e cappotto termico – Perché isolare?
L’isolamento termico di edifici civili, abitazioni private o industrie e uffici, può essere un progetto ex novo a partire dalla sua fase di costruzione o rientrare in un progetto di riqualificazione energetica dell’immobile. Quanti interventi negli ultimi anni? In Italia, secondo ENEA, dal ‘98 al 2018 sono stati realizzati 17,8 milioni di interventi, con un investimento complessivo di 3,7 miliardi. Interventi che sono stati sostenuti anche grazie a diversi incentivi fiscali, tra cui detrazione fiscale e cessione del credito pari al 70-75% dell’importo totale. Un intervento di coibentazione, inoltre, può beneficiare delle importanti detrazioni fiscali previste dall’EcoSismabonus.
Isolare significa eliminare gli scambi di calore tra gli ambienti interni e gli ambienti esterni; questo consente di mantenere il calore all’interno dell’abitazione evitandone la dispersione nei periodi invernali e mantenere il fresco nei mesi estivi.
Coibentazione e cappotto termico – Comfort e taglio dei costi
Gli obiettivi sono molteplici. Si tratta di avere in prima battuta un miglior comfort termico in casa o in azienda in qualsiasi stagione, ridurre l’umidità e l’inquinamento acustico. Ancora più si tratta di agevolare una riduzione dei costi energetici, grazie al mantenimento di condizioni climatiche interne favorevoli, e raggiungere una migliore efficienza energetica. E ciò impatta anche, evidentemente, sul valore dell’immobile in sé, conquistando una più alta classificazione energetica. Secondo Greenbuildingmagazine.it, infatti, un immobile con classificazione da A a D vale in media il 12% in più di un immobile di classi inferiori e si vende più facilmente.
Non solo convenienza economica e maggior efficienza, quindi. Si tratta anche di rendere la propria abitazione o azienda più ecosostenibile, evitando sprechi di energia: è una scelta che segue il trend della più ampia transizione verde.