PPA Marocco-UE: lo studio RES4Africa tra ostacoli e raccomandazioni

I risultati dello studio, sviluppato in collaborazione con PwC, sono stati discussi durante un webinar organizzato dalla Fondazione lo scorso 15 aprile.

PPA Marocco-UE

La Fondazione RES4Africa, in collaborazione con PwC, ha pubblicato lo studio PPA transfrontalieri tra Marocco e UE. Si tratta di un’analisi di ciò che serve, le lacune attuali e le raccomandazioni su come colmarle. L’obiettivo? Identificare le barriere ai PPA transfrontalieri per le imprese verdi tra il Marocco e l’Unione europea e proporre una serie di raccomandazioni ai responsabili politici del Marocco su come affrontarle.

I risultati dello studio PPA transfrontalieri tra Marocco e UE

I risultati della ricerca sono stati presentati lo scorso 15 aprile nel corso di un evento online organizzato e promosso dalla Fondazione RES4Africa, che ha visto la partecipazione di Roberto Vigotti, Segretario Generale, Fondazione RES4Africa, Zoubir Idrissi, Direttore dell’Elettricità, Ministero dell’Energia, Miniere e Ambiente del Marocco, Jasmina Hodzic, Manager Capital Projects & Economics, PwC, Ali Zerouali, Responsabile della divisione Cooperazione & Sviluppo Internazionale, MASEN e Angelo Ferrante, Segretario Generale, Med-TSO.

Nel 2016, il Marocco e quattro Paesi membri dell’UE (Spagna, Portogallo, Francia e Germania) hanno firmato la SET Roadmap, impegnandosi a scambiare l’elettricità generata dalle FER attraverso i PPA transfrontalieri delle imprese verdi, con il Marocco che agisce come esportatore.

PPA transfrontalieri tra Marocco e UE – 3 ostacoli

Lo studio RES4Africa identifica e analizza tre categorie di ostacoli per questo tipo di commercio: regolamentazione, infrastrutture e mercato.

Le barriere normative sono legate principalmente all’inadeguata attuazione delle leggi esistenti in Marocco. I gravi ritardi nell’istituzione del regolatore indipendente ANRE del Marocco hanno causato un effetto a catena nell’attuazione di una serie di altre disposizioni sull’accesso alla rete, la gestione della rete e la risoluzione delle controversie.

Gli ostacoli infrastrutturali sono per lo più legati al deterioramento della rete interna del Marocco, dove la necessità di aumentare gli investimenti è molto sentita. L’infrastruttura di interconnessione è meno problematica, poiché sembra esserci sufficiente capacità di riserva sulla connessione Marocco-Spagna, ma gli aspetti normativi dell’assegnazione della capacità di interconnessione devono essere affrontati.

Il commercio transfrontaliero

Vengono identificate anche due ostacoli di mercato: l’assenza di un mercato all’ingrosso e di bilanciamento competitivo in Marocco che complica il processo di contrattazione dei PPA, e il vantaggio relativo del prezzo dell’elettricità del Marocco, fortemente influenzato dai costi di trasmissione e di interconnessione, che sembrano essere piuttosto alti.

Nonostante questi ostacoli, esiste una base ragionevole per il commercio transfrontaliero. Lo studio illustra un modello di business per un PPA transfrontaliero fisico che potrebbe essere fattibile a condizione che una serie di azioni politiche sia perseguita nel quadro politico, normativo, infrastrutturale e di mercato.