Secondo una ricerca AMD in materia di inquinamento ed emissioni di gas serra, l’adozione dei nuovi processori “Carrizo” consente una riduzione del carbon footprint del 50% rispetto alla passata generazione.
I risultati dello studio si basano sulla metodologia ampiamente accettata Greenhouse Gas Protocol (GHGP) del World Resources Institute (WRI) e World Business Council per lo Sviluppo Sostenibile (WBCSD).
A titolo di esempio, un ipotetico cliente enterprise che aggiornasse le proprie 100mila postazioni di lavoro dalle precedente generazioni APU alla sesta famiglia di unità potrebbe risparmiare circa 4,9 milioni di kWh, circa 495mila Dollari ed evitare l’immissione nell’atmosfera di 3.350 tonnellate di CO2.
Nel 2014, AMD ha annunciato l’ambizioso obiettivo di migliorare l’efficienza tipica consumo energetico delle proprie APU di 25 volte entro il 2020. Raggiungere l’obiettivo 25×20 richiede ulteriori incrementi in termini di efficienza e l’adozione di funzioni di risparmio energetico al pari di design CPU e GPU innovativi. In pratica, entro il 2020, un sistema PC potrebbe risultare cinque volte più veloce di un sistema del 2014, consumando un quinto.
“La creazione di dispositivi a basso consumo e di prodotti ad elevata efficienza energetica è un elemento chiave della nostra strategia di business, stiamo lavorando insieme ai nostri clienti per ridurre l’impatto ambientale della tecnologia, incrementandone le performance,” ha dichiarato Mark Papermaster, Senior Vice President and Chief Technology Officer, AMD. “I risultati dello dimostrano il nostro impegno e i continui incrementi di efficienza energetica, per una maggiore sostenibilità e costi operativi sempre più bassi per i consumatori e le imprese.”