ABB analizza gli attuali scenari produttivi e pone l’accento sui parametri critici riguardanti l’efficienza energetica e il consumo efficiente di energia all’interno del comparto industriale.
L’industria assorbe oltre il 40% del consumo di elettricità mondiale. Per quasi tutti i settori sono disponibili tecnologie capaci di migliorare la produttività, garantire la qualità e risparmiare energia: si tratta di prodotti e sistemi come controlli, strumentazione, apparecchiature in bassa e media tensione, azionamenti, motori e robot.
Circa il 70% dell’energia consumata dall’industria è utilizzato per alimentare i motori elettrici, che sono decine di milioni in tutto il mondo e fanno funzionare macchine, ventole, pompe, compressori, nastri trasportatori, ecc. Questi motori rappresentano circa il 28% del consumo di elettricità mondiale e ogni anno ne vengono installati milioni nelle fabbriche, negli uffici e in altri luoghi di lavoro.
Se il funzionamento di un motore elettrico viene gestito da un azionamento a velocità variabile, che regola la velocità del motore in base alla domanda effettiva dell’applicazione, il consumo energetico del motore si riduce di norma del 20-50%. Se l’uso degli azionamenti fosse obbligatorio in tutte le applicazioni con pompe e ventole, il risparmio energetico mondiale sarebbe di 3.338 TWh, equivalente alla produzione elettrica totale dei 28 Paesi dell’Unione Europea (Ue) nel 2013.
Se tutte le pompe e le ventole fossero dotate di azionamenti efficienti, si risparmierebbe tanta energia quanta ne produce l’UE.
I motori e gli azionamenti di ABB installati nel mondo hanno permesso di risparmiare circa 850 TWh nel 2013 e nel 2014, ovvero una quantità di energia pari ai consumi annui di tutte le utenze domestiche dell’Unione Europea. Se la stessa potenza fosse stata generata da combustibili fossili, avremmo immesso in atmosfera 700 milioni di tonnellate di CO2, l’equivalente delle emissioni annue di 200 milioni di auto.
La capacità di risparmio energetico di motori e azionamenti ad alta efficienza è enorme: oltre il 90% dei motori industriali non è in grado di regolare i propri consumi o lo fa in modo approssimativo. Molti funzionano sempre alla massima velocità, indipendentemente dall’effettiva potenza richiesta. In molte applicazioni si potrebbero ridurre i consumi energetici di quasi il 90% semplicemente dimezzando la velocità del motore. Molti utenti finali esigono un’efficienza superiore al livello minimo stabilito per i motori dagli standard MEPS (Minimum Energy Performance Standards) per massimizzare l’efficienza delle macchine. ABB soddisfa questa esigenza con una gamma di motori IE4 superefficienti e sta sviluppando motori IE5 e superiori.
Le recenti innovazioni tecnologiche, come la possibilità di collegamento a Internet e le nuove topologie di motori, aprono la strada a ulteriori miglioramenti dell’efficienza energetica. E dato che motori e convertitori sono utilizzati in moltissimi dispositivi e macchinari, questi miglioramenti non riguardano solo l’industria ma anche l’edilizia e i trasporti.
L’investimento nelle principali soluzioni per l’efficienza energetica si ripaga in 1-2 anni. I sistemi di automazione che migliorano la produttività delle piccole industrie e delle utility, rendendo più sostenibili i processi, possono aiutare a migliorare l’efficienza energetica in molti modi.
L’innovazione industriale del futuro è sempre più basata sul connubio tra reti digitali e macchine produttive. Questo sta determinando una profonda trasformazione dell’industria globale, perché lo sviluppo delle tecnologie mobili e dei servizi cloud fa nascere nuove soluzioni via Internet per l’interconnessione di cose, servizi e persone. Il prossimo grande passo in questa trasformazione sarà la disponibilità di dati e misure al di fuori delle sedi industriali, sia tramite servizi cloud che con interfacce standardizzate sicure e funzionalità di accesso remoto. Combinando le misurazioni di fabbrica con i dati su disponibilità e prezzi delle materie prime e dell’energia, sarà possibile prendere decisioni più consapevoli e informate, quindi molto più precise, aumentando così l’efficienza della catena del valore e abilitando l’offerta di nuovi servizi come la manutenzione preventiva.