Mitsubishi mette in evidenza i parametri fondamentali della mobilità urbana, ipotizzando, tragitti, percorrenze, consumi, mettendo al primo posto la sostenibilità degli EV.
Ma cos’è esattamente questo concetto di mobilità di cui tanto si parla? – per la maggior parte delle persone l’auto serve a muoversi, a vivere la vita di tutti i giorni, con gli impegni e le necessità;
Proprio qui sta il significato di questo concetto: il passaggio da guidare l’auto alla mobilità sta solo nell’analizzare e razionalizzare a cosa ti serve l’auto, tutti i giorni.
L’esempio classico è quello di una mamma che vive in una città come Milano, ogni giorno accompagna i figli a scuola e poi va in ufficio. Quando esce, alla sera, fa un percorso inverso cioè torna a casa, magari passando prima a recuperare i figli a danza, all’oratorio etc.. ma non ha mai fatto caso a quanti km percorre.
Secondo le analisi degli istituiti di ricerca, l’utente medio fa da 2 a 5 km al giorno, e se consideriamo anche gite e vacanze aggiungiamo parametri di scelta che fanno inquadrare le cose in modo diverso: questo appunto è il passaggio chiave che distingue i concetti di “usare l’auto” dal “essere mobili”. Nella vita degli italiani aumenta la mobilità di prossimità, infatti il 53,4% (Isfort, Osservatorio “Audimob”) dei loro spostamenti si svolge in un raggio inferiore a 5 km (45,7% nel 2013) e la lunghezza complessiva pro-capite in un giorno medio feriale diminuisce a circa 5 km. Considerando poi i classici spostamenti “fuori porta” legati a gite domenicali e vacanze la percorrenza media annua raggiunge per una utenza privata circa 12.000 km.
Ipotesi di percorrenze annuali tipo – Per capire meglio le necessità dei vari profili d’utenza abbiamo preso un parametro che ci sembra valido per coprire la mobilità delle tre tipologie di cliente e delle necessità di mobilità più ricorrenti nel panorama italiano: la grande città, la piccola città e il comune extraurbano.
Su queste abbiamo applicato un parametro di percorrenza che potesse sposarsi, in media, sulle necessità.
Abbiamo dunque parlato di una percorrenza che, al di là delle medie, potrebbe rappresentare una giornata di mobilità in diversi ambiti. Ed è molto chiaro che i 50 km a Milano sono diversi da quelli a Perugia, per esempio, o di Cocconato d’Asti, nel Monferrato.
In un paese, per la maggior parte degli impegni giornalieri ci si muove a piedi, ma abbiamo calcolato il cerchio dei 50 km proprio partendo da lì, perché non è raro che i servizi che si devono raggiungere o le necessità che si devono soddisfare possano essere più disperse rispetto alla città. Come il cinema nel paese di fianco o la scuola di grado superiore o ancora il posto dove è conveniente fare la spesa.
Partendo da queste tre situazioni Mitsubishi Motors ha immaginato i suoi clienti in base alla loro relazione con il concetto di mobilità verde a partire dall’ecologico assoluto, cioè da chi ha fatto da tempo un calcolo di opportunità e di necessità e tiene a sposare completamente la causa della riduzione di impatto ambientale.
Il 2020 si avvicina e molti si stanno già muovendo, indubbiamente più nel nord Europa, ma anche per l’Italia Mitsubishi ha una soluzione: i-MIEV.
i-MIEV è la soluzione a impatto 0, totalmente elettrica, con una autonomia di percorso che ti permette facilmente di coprire i 50 km rappresentati in andata e ritorno, se poi applichiamo la soluzione ai valori di mobilità media indicati dalle ricerche, i 5 km giornalieri, il conto torna ancora meglio.
Questa soluzione è applicabile anche a località con salite e discese, perché i-MIEV, grazie alla tecnologia di bordo, affronta le salite senza impacci, anzi con una risposta immediata in virtù della linea di coppia data dal motore elettrico e scendendo si ricaricano le batterie; inoltre con il selettore del cambio in posizione B si massimizza il recupero di energia, utilizzandola per ricaricare, almeno in parte il pacco batteria. i-MiEV ha 4 posti, comodi. Si viaggia silenziosi e senza inquinare minimamente.
Nella scelta del proprio mezzo si aggiungono sempre più elementi razionali, si fanno calcoli, così come accade per qualsiasi altro acquisto.
Con Mitsubishi puoi decidere di utilizzare i-MIEV, oppure puoi scegliere la tecnologia elettrica a lunga percorrenza; come Outlander PHEV, l’ibrido plug-in più venduto in Europa.
Outlander PHEV ti permette di coprire il raggio dei 50 km a zero emissioni, e oltre, a 42 gCO2/km, che è il record di categoria e contribuire in modo significativo alla Blue Economy non rinunciando all’indipendenza.
La Blue Economy, non si misura con il PIL ma in benessere, se infatti tutti i tassisti di Milano, o anche solo la metà, utilizzassero una vettura come Outlander PHEV, che emette un terzo delle emissioni rispetto alla media nazionale, l’ammontare delle inalazioni di CO2 per cittadino diminuirebbe drasticamente, questo non fa guadagnare soldi a nessuno però fa guadagnare in salute.
Con Outlander PHEV, non si fanno sacrifici per la propria mobilità, non si cambiano le abitudini, non si hanno patemi sulla ricerca di una colonnina di ricarica sul percorso. Outlander PHEV ha tolto alla vettura elettrica le ansie del guidatore elettrico e gli ha lasciato il piacere di guidare pulito e silenzioso a beneficio anche della tranquillità emotiva e della consapevolezza di contribuire alla blue economy.
Ma c’è di più la blue economy non è solo tecnologia elettrica o elettrica a lungo raggio. Con la tecnologia Mitsubishi la mobilità verde si può ottenere anche senza passare a motricità alternative e con costi assolutamente accettabili.
In questo caso la soluzione è la nuova Mitsubishi Space Star. Una comoda e spaziosa 5 posti con una motorizzazione 1.000 tre cilindri con tecnologia ClearTec Mitsubishi che pone l’accento sul verde.
Ritornando al raggio di azione dei 50 km Space Star permette di compierlo con circa due litri di benzina e con emissioni tra le più basse della categoria, di meno di 95 g CO2 al km.
Si può quindi andare verso un uso più consapevole dell’auto e un concetto di mobilità più green grazie alle diverse soluzioni proposte da Mitsubishi, che vuole contribuire allo sviluppo di un eco sistema urbano più rispettoso soddisfacendo le necessità di mobilità con soluzioni tecnologicamente all’avanguardia ma accessibili.