L’acquisto di smartphone ricondizionati non è semplicemente un’opzione economicamente vantaggiosa per gli acquirenti, ma anche un modo per ridurre l’impatto ambientale del mercato dei dispositivi elettronici.
Negli ultimi anni, l’interesse per i dispositivi elettronici ricondizionati è progressivamente cresciuto, soprattutto per quanto riguarda il segmento di mercato dei telefoni cellulari.
L’accumulo di rifiuti elettronici, e il loro scorretto smaltimento, sono infatti una delle cause del cambiamento climatico e della crisi energetica. Ognuno può dunque contribuire a invertire la tendenza scegliendo di comprare un device ricondizionato.
Smartphone ricondizionati: economici e sostenibili
Molti consumatori stanno scoprendo i benefici economici di acquistare un cellulare ricondizionato piuttosto che uno nuovo. In media, i telefoni ricondizionati possono costare fino al 30% in meno rispetto ai dispositivi nuovi. Il risparmio aumenta se si sceglie un modello prodotto qualche anno fa.
Uno smartphone come iPhone 13 Pro è ad esempio ancora in grado di dire la sua e può essere acquistato a un prezzo competitivo, abbassando notevolmente la soglia di ingresso all’ecosistema Apple.
Acquistare uno smartphone ricondizionato non comporta inoltre alcun compromesso in termini di qualità o prestazioni. Il processo di riparazione è infatti eseguito da professionisti del settore, in modo da garantire all’acquirente performance ideali, una buona durata nel tempo e una regolare garanzia. Eventuali componenti danneggiati vengono sostituiti, dallo schermo alla batteria, passando per la fotocamera e altre parti hardware.
Il feedback da parte dell’utenza è finora assolutamente positivo, così come lo sono le prospettive di mercato, che potrebbe crescere addirittura dell’80% rispetto allo stato attuale delle cose.
Benefici dei ricondizionati per la sostenibilità
Oltre ai vantaggi economici, gli smartphone ricondizionati offrono numerosi benefici anche dal punto di vista della sostenibilità ambientale. La riparazione e il riutilizzo dei dispositivi contribuiscono infatti a ridurre la quantità di rifiuti elettronici da smaltire ogni anno. Questo rappresenta un problema specialmente considerando che ogni persona accumula nel tempo telefoni vecchi e inutilizzati.
Secondo dei recenti dati statistici peraltro, solo il 20% dei dispositivi elettronici viene riciclato in maniera corretta, mentre il restante 80% finisce in discariche o viene smaltito in modo inappropriato, causando gravi danni all’ambiente. L’acquisto di telefoni ricondizionati aiuta a diminuire questo trend negativo, estendendo la vita utile di dispositivi ancora competitivi sul mercato.
Un altro fattore non trascurabile è che anche il processo di produzione di un nuovo cellulare comporta un forte impatto ambientale. Per dare vita a uno smartphone è infatti richiesto un consumo notevole di risorse naturali e la produzione di emissioni nocive di CO2. Optare per un cellulare ricondizionato permette di ridurre la domanda di nuovi dispositivi e di limitare l’inquinamento ambientale associato alla produzione di telefoni nuovi.
Comprare ricondizionato significa in definitiva compiere una scelta etica consapevole, contribuendo attivamente a combattere l’emergenza climatica e la crisi energetica. Questa è chiaramente soltanto una delle tante piccole grandi abitudini sostenibili che si possono sviluppare, sia da un punto di vista personale, che globale. Sono infatti tantissime le iniziative aderenti ai modelli di economia circolare, pensate per favorire il ricircolo di prodotti che possono ancora funzionare correttamente.