Emergenza smog, secondo Teon la risposta arriva dalla terra

Emergenza smog, secondo Teon la risposta arriva dalla terra

Teon commenta l’attuale stato di inquinamento dei grossi centri urbani e pone l’attenzione sull’emissione di particelle che appesantiscono l’aria che respiriamo.
Con l’inverno tornano i blocchi del traffico nelle grandi città per i livelli di inquinamento oltre le soglie di attenzione in molte aree urbane. Senza grandi successi. Come ormai noto e come dimostrano anche i dati dell’ISPRA e altre ricerche sul tema, il principale responsabile delle emissioni inquinanti in città non è il traffico, ma il riscaldamento che è responsabile di oltre il 40% del PM10 ma anche dei valori elevati di SO2 e NOx.

La sostituzione delle caldaie a gasolio in impianti a gas è una soluzione di vecchia generazione. Una soluzione valida sono le pompe di calore idrotermiche, grazie alle quali si riesce a sfruttare le risorse idriche anche nelle città per produrre calore a emissioni sul territorio uguali a zero e risparmi importanti.

La tecnologia più avanzata per queste pompe è stata sviluppata e brevettata da una start up italiana all’interno dello Science Park di Trieste. Sono sistemi che oggi possono essere installati in codomini anche di piccole dimensioni o in case unifamiliari anche su impianti esistenti. La novità tecnologica sta propri qui: questi nuovi sistemi possono essere installati senza bisogno di interventi strutturali o impianti speciali. In più sono in grado di portare l’acqua di riscaldamento e sanitaria anche a oltre 80 gradi, temperatura alla quale tutti i batteri vengono eliminati.

Installando sistemi di questo tipo, e quindi sostituendo le vecchie caldaie a gasolio o a gas con sistemi di pompe idrauliche di nuova generazione, si riescono ad azzerare le emissioni inquinanti in atmosfera, e in più si risparmia sulla bolletta energetica fino al 60%.

Ferdinando Pozzani, amministratore delegato di Teon
Crediamo in un ambiente migliore, nell’innovazione e nell’efficienza energetica reale. Il nostro obiettivo, supportato dai risultati conseguiti fino ad ora dagli impianti già in esercizio, è di contribuire alla diffusione di un modello di riscaldamento sostenibile dove una fonte rinnovabile a zero emissioni in loco possa rappresentare una concreta risposta ai sempre più crescenti problemi di inquinamento urbano.

Da questa visione sono nate due soluzioni innovative: Tina e Retina. La prima, una pompa di calore idrotermica, in grado di produrre acqua calda a 80°C per il riscaldamento centralizzato e acqua calda sanitaria di edifici e grandi volumetrie in genere, estrae calore dall’acqua (per il 70% dell’energia termica prodotta) e utilizza elettricità (per il rimanente 30%); la seconda produce anche raffrescamento estivo a 7° C. Il tutto senza modificare i terminali esistenti. Tina è disponibile sia per grandi volumetrie, sia nella versione MINI (30kw) e MICRO (9kw).