Biogas: un modello di sostenibilità per l’agricoltura

Al biogas, in particolare al biometano ovvero un suo derivato, crede fortemente l’Unione Europea, tanto da averlo annoverato come chiave del suo Green Deal.

Biogas

In Italia, secondo il Consorzio Italiano Biogas, nel 2022 erano già circa 2000 gli impianti a biogas esistenti. Un dato che colloca il nostro paese in una posizione di primo piano nel nostro continente. Al biogas, in particolare al biometano ovvero un suo derivato, crede anche e fortemente l’Unione Europea, tanto da averlo annoverato tra gli elementi chiave del suo Green Deal.

Dei benefici generati dagli impianti di produzione di biogas e del ruolo che la cogenerazione può avere in tali siti, si parlerà il 10 dicembre in occasione dell’evento “Dialoghi sul Biogas”, un’occasione concreta per toccare con mano un impianto a biogas elettrico, approfondire il ruolo della cogenerazione nello stesso processo e le opportunità offerte dal decreto FER2 entrato in vigore in Italia da pochi mesi. L’incontro è rivolto alla grande platea di aziende della realtà agricola e si svolgerà a Villanova Solaro in provincia di Cuneo presso l’impianto di Duegas Soc. Agr. Cooperativa, un perfetto esempio in cui la cogenerazione di energia chiude il cerchio dell’efficienza e della sostenibilità, già garantite dalla produzione di biogas. “Dialoghi sul Biogas” infatti, vedrà la partecipazione di 2G Italia, azienda specializzata in cogenerazione, con un intervento dal titolo “I vantaggi della cogenerazione a biogas”.

Dopo la visita all’impianto di produzione di biogas, il programma darà ampio spazio al Decreto FER2 dell’Unione Europea – una misura finalizzata a incentivare la realizzazione di impianti di produzione da fonti rinnovabili non pienamente mature o con costi elevati di esercizio – fornendo spunti di riflessione a tutti i partecipanti.

L’evento offrirà inoltre un approfondimento sulla progettazione di impianti a biogas, un focus sulla riparazione delle macchine agricole e la testimonianza concreta di Duegas Soc. Agr. Cooperativa sull’utilizzo dell’impianto stesso.

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Christian Manca, CEO di 2G Italia
Siamo felici di portare la nostra testimonianza – insieme ad aziende e relatori che conoscono profondamente la materia – sulle potenzialità del biogas per il mondo agricolo e per tutta la comunità. Fin dalle origini, il nostro Gruppo ha manifestato grande interesse verso questo carburante a basso impatto, dialogando costantemente con il mondo agricolo e maturando nell’ambito dei sistemi di cogenerazioni proposti, uno specifico know-how che ci ha permesso di affinare soluzioni ad hoc. Oggi continuiamo a credere che produrre energia elettrica da biogas originato da fonti rinnovabili sia sempre più attraente e sostenibile.

Il naturale interesse del mondo agricolo verso la produzione di biogas, tema dell’evento, nasce dal concetto di biomassa e dalla sua valorizzazione: da prodotto di scarto di attività produttive a fonte di energia attraverso un processo naturale denominato digestione anaerobica che si svolge in particolari sistemi di stoccaggio. Le biomasse non sono altro che sottoprodotti dell’attività agricola e zootecnica – elementi presenti in grande quantità nel ciclo produttivo di qualsiasi azienda agricola – il cui recupero diventa fonte di opportunità e mezzo per realizzare un modello di economia circolare. Oltre al biogas prodotto, anche la parte residua del processo viene infatti trattata ed utilizzata come ammendante naturale per le attività agronomiche ritornando così nel ciclo produttivo che si ripete da principio.

Il biogas generato dagli impianti di stoccaggio, come quello protagonista dell’evento, comporta una serie di vantaggi: il più ovvio è la generazione di energia ovvero combustile per produrre calore, riscaldare gli spazi dell’aziende agricole e fornire acqua calda. Con la trasformazione dello stesso biogas in biometano si ottiene inoltre carburante per i mezzi agricoli. La produzione e l’utilizzo del biogas, oltre a valorizzare un prodotto di scarto dei processi agricoli, contribuisce alla riduzione della dipendenza dalle fonti fossili, delle emissioni di Co2 e dei costi di gestione per lo smaltimento dei rifiuti organici. Più in generale, è l’intera filiera agricola a beneficiare di un maggiore valore aggiunto, attraverso la creazione di nuove attività economiche.

Il Decreto FER2

Con l’introduzione del Decreto FER2, l’opportunità di installare un impianto di produzione di biogas rilancia con forza il tema della cogenerazione ovvero la simultanea produzione di energia termica ed elettrica in un modello di perfetta e matura efficienza energetica. In altre parole, con la cogenerazione è possibile ottenere il massimo sfruttamento dell’energia disponibile – il biogas – evitando sprechi. Un impianto di produzione di biogas dotato della presenza di un cogeneratore alimentato dallo stesso, come quello protagonista della visita, permette alle aziende agricole di produrre energia elettrica per soddisfare il proprio fabbisogno o addirittura quello della comunità locale.

Con FER2, lo scenario però si allarga positivamente: attraverso la partecipazione a procedure pubbliche competitive indette dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE) l’energia prodotta dall’azienda agricola potrà essere offerta allo stesso Gestore ad una tariffa di vendita ridotta di almeno il 2% rispetto ad uno standard stabilito a inizio procedura. L’energia offerta in eccesso genererà così valore per l’azienda agricola e contribuirà a rendere l’offerta energetica verso terzi ancora più pulita perché generata da fonti rinnovabili a basso impatto.