Ferdinando Pozzani di Teon espone le proprie impressioni circa le prime indicazioni sui contenuti della nuova SEN, da poco presentata in Parlamento.
Ferdinando Pozzani
Aspettando di vedere in che modo la Strategia Energetica Nazionale declinerà gli strumenti per raggiungere i propri obiettivi, credo sia una scelta di coerenza quella di valorizzare nell’ambito dell’efficienza energetica le tecnologie più incisive per la riduzione degli inquinanti e l’incremento dell’utilizzo di FER. In questo ambito le pompe di calore consentono di indirizzare il settore dell’energia termica -e frigorifera- nel quale ancora oggi le soluzioni sono prevalentemente a combustibile fossile o, quando utilizzano fonti rinnovabili, sono ancora significativamente emissive, come le biomasse. Da parte nostra, crediamo che una “meritocrazia” sulle tecnologie sia utile per non dire necessaria, rispetto alla capacità che hanno di conseguire obiettivi di sostenibilità ambientale, massimizzazione dei rendimenti energetici, rivalutazione della classe energetica dell’edificio e, ovviamente, risparmi economici.
Un cenno poi sul teleriscaldamento, che sembra riceverà una maggiore valorizzazione da parte del SEN. Oggi è una soluzione poco utilizzata se non in alcune città, dove può raggiungere penetrazioni anche significative, o in alcuni quartieri, specie di recente edificazione. È una soluzione totalmente alimentata da combustibili fossili, con tecnologie a caldaia o cogenerative, ma che può essere “ambientalizzata” – a parità di condizioni di funzionamento- con soluzioni come le nostre che introducono componente rinnovabile e non emissiva nella produzione di energia termica. Senza considerare la possibilità che pompe idrotermiche come TINA e RETINA hanno poi di abilitare il nuovo concetto di teleriscaldamento “freddo” su mini-reti cittadine.