Il piano Nissan Sustainability 2022 è finalizzato alla riduzione dell’impatto ambientale aziendale e si fonda su tre elementi: ambiente, società e governance.
Questa è la prima volta che Nissan annuncia un piano per la sostenibilità integrato che si inserisce all’interno del Nissan Green Program, il programma lanciato nell’anno fiscale 2001 con una visione di lungo termine proiettata al 2050. Nissan Sustainability 2022 contribuisce al rispetto dell’avanzamento degli impegni stabiliti previsti dal programma, giunto a metà del suo percorso, e allo stesso tempo amplia ulteriormente gli orizzonti dell’azienda in materia di sostenibilità lavorando sulla diversità, l’inclusione e una governance più solida.
Hitoshi Kawaguchi, Senior Vice President e Chief Sustainability Officer di Nissan
Nissan Sustainability 2022 è allineato con i nostri obiettivi a medio termine: raggiungere una crescita costante e guidare l’evoluzione tecnologica nel settore automotive. Siamo certi che la mobilità sostenibile contribuirà a raggiungere un mondo a zero emissioni e zero incidenti mortali. Il nostro piano, rafforzato dalle iniziative a favore della diversità e dell’inclusione, rappresenta un importante strumento per la realizzazione di questo obiettivo.
Un’applicazione concreta sul territorio italiano di questo approccio globale è la partnership tra Nissan Italia e Sibeg – imbottigliatore dei prodotti di The Coca-Cola Company per il mercato siciliano – il cui accordo prevede la realizzazione di un ecosistema elettrico nella Regione Sicilia composto da veicoli e infrastrutture. Ha preso il via infatti la seconda fase del “Green Mobility Project” grazie al quale 110 nuove Nissan LEAF 100% elettriche saranno utilizzate dai sales executive SIBEG con un ampliamento della rete di infrastrutture su tutta l’Isola, che arriverà così a 68 colonnine.
Le nuove 8 postazioni di ricarica rapida consentono un “rifornimento” da zero all’80% in 40-60 minuti e si aggiungono alle 60, di cui 7 a ricarica veloce, già installate da Sibeg in partnership con Enel. Nel 2017 i veicoli elettrici immatricolati in Sicilia sono cresciuti del 135% rispetto all’anno precedente anche grazie al miglioramento della rete di ricarica: nel 2015, infatti, quando è partito il progetto, si contavano sul territorio siciliano solamente 3 colonnine, mentre oggi la Regione può vantare 68 punti di ricarica grazie al “Green Mobility Project” di Sibeg.
Le nuove Nissan LEAF sostituiscono le precedenti assegnate alla forza vendita già dal 2015 nel corso della prima fase del “Green Mobility Project” che aveva reso Sibeg la prima azienda in Europa a dotarsi di auto a zero emissioni.
“Green Mobility Project” è una rivoluzione per la mobilità aziendale e anche una risorsa infrastrutturale per il territorio e per l’ambiente. Ha consentito infatti di evitare l’immissione in atmosfera di 363 tonnellate di CO2, pari alla quantità assorbita da 27.225 alberi in un anno.
Iniziative ambientali – La quarta generazione del Nissan Green Program è un elemento fondamentale del piano di sostenibilità che si propone di affrontare i cambiamenti climatici, la dipendenza dalle risorse, la qualità dell’aria e la scarsità dell’acqua.
– Ridurre le emissioni di CO2 dei nuovi veicoli del 40% entro l’anno fiscale 2022 rispetto ai livelli del 2000, in parte grazie a una maggiore elettrificazione. Nissan, leader del mercato dei veicoli elettrici, punta a vendere 1 milione di unità all’anno di veicoli 100% elettrici o elettrificati entro l’anno fiscale 2022. Inoltre, Nissan promuove sempre più l’implementazione di sistemi “Vehicle-to-Everything” (V2X) a livello mondiale per ottimizzare la gestione dell’energia.
– Ridurre le emissioni di CO2 generate dalle attività produttive e aziendali del 30% entro l’anno fiscale 2022 rispetto ai livelli del 2005, in parte grazie all’iniziativa NESCO (Nissan Energy Saving Collaboration) coordinata da esperti globali.
– Ridurre l’impiego di nuovi materiali del 70% entro l’anno fiscale 2022, in virtù del sempre maggiore impiego dell’economia circolare che promuove il riuso e il riciclo delle batterie agli ioni di litio che alimentano i veicoli elettrici.
– Ridurre i composti organici volatili nei processi di produzione dei veicoli.
– Ridurre il consumo d’acqua per unità nella produzione globale del 21% entro l’anno fiscale 2022 rispetto ai livelli del 2010.
Iniziative sociali – La sicurezza in auto e la filantropia aziendale sono ormai da tempo due elementi fondamentali delle iniziative sociali Nissan. Il nuovo piano di sostenibilità parte da questi impegni e aggiunge programmi a sostegno della diversità e dell’inclusione.
– Ridurre gli incidenti mortali a bordo dei veicoli Nissan attraverso sistemi di assistenza alla guida più autonomi come ProPILOT che sarà installato su 20 veicoli in 20 mercati entro la fine dell’anno fiscale 2022.
– Portare le quote rosa dei comitati direttivi al 16% nel mondo e al 13% in Giappone entro il 1° aprile 2023, sia sensibilizzando tutti i livelli aziendali sul tema della diversità e dell’inclusione con appositi corsi di formazione, sia implementando proattivamente il lavoro da remoto e orari più flessibili per assecondare le diverse modalità di lavoro.
Iniziative di governance – Un altro degli impegni del Nissan Sustainability 2022 consiste nel migliorare la governance aziendale adottando sistemi di compliance più efficaci. Nissan ha già implementato un approccio “a tre linee di difesa” assicurando una migliore gestione e un maggior controllo delle conformità.
– Comunicazioni costanti sul tema della compliance nell’ambiente di lavoro.
– Un sistema di gestione della conformità studiato e monitorato da un team di esperti dedicati.
– L’istituzione di una funzione di audit interno.
– La nomina di responsabili locali indipendenti dedicati interamente alla compliance che diventeranno una delle linee di difesa primarie a livello regionale.
– La promozione di opportunità per permettere ai dipendenti di esprimere la propria opinione e per risolvere efficacemente le non-conformità attraverso il sistema di segnalazione “SpeakUp” di Nissan.
– Una revisione della corporate governance, affidando 1/3 dei posti del Consiglio d’amministrazione a dirigenti indipendenti.