Panasonic Air Conditioning riduce le emissioni di gas fluorurati in atmosfera in ambito commerciale con la gamma di unità condensanti transcritiche con CO2.
L’azienda introduce nel mercato europeo un nuovo modello di unità condensante transcritica mediante CO2, con capacità pari a 15 kW. L’unità, disponibile per applicazioni a media temperatura, sarà in vendita a partire da settembre 2018.
Gli impianti per la refrigerazione commerciale mediante CO2 di grande capacità, sono da tempo diffusi in Europa, nell’ambito di supermercati e ipermercati. Di recente si è però iniziato a utilizzare la tecnologia anche per piccole attività di vendita alimentare.
In linea con questa tendenza, le unità condensanti transcritiche mediante CO2 di Panasonic, si configurano come la soluzione ideale per la conservazione del cibo, a media o bassa temperatura, in vetrine e celle frigorifere.
La nuova unità da 15kW si affianca all’unità da 4kW introdotta nel mercato europeo, per applicazioni sia a media, sia ad alta temperatura, nell’estate 2017. Panasonic Air Conditioning amplia dunque la propria gamma per la refrigerazione commerciale, offrendo soluzioni ideali per la conservazione degli alimenti, nel caso di piccoli supermercati, stazioni di servizio e negozi alimentari.
In ambito refrigerazione, è necessario raggiungere basse temperature di evaporazione del refrigerante, in concomitanza di ordinarie temperature di condensazione; ne consegue che il rapporto di compressione del refrigerante sia notevole e che la compressione non possa avvenire mediante un unico stadio.
Nel caso delle unità condensanti transcritiche di Panasonic, la fase di compressione bi-stadio del refrigerante CO2 è realizzata mediante un solo compressore; si tratta di una tecnologia che è unica nel mercato e che consente innegabili vantaggi.
Il compressore rotativo bi-stadio di produzione Panasonic, permette, rispetto all’utilizzo di due distinti compressori, una significativa riduzione delle dimensioni e del peso dell’unità condensante; in aggiunta si consideri che un solo compressore invece di due, un telaio di contenimento più piccolo e leggero, sono sinonimi di maggiore convenienza economica dell’unità stessa.
Le soluzioni costruttive adottate e gli alti livelli di qualità produttiva rendono, inoltre, estremamente improbabili malfunzionamenti del compressore; come prova dell’elevata affidabilità, Panasonic garantisce il compressore per cinque anni.
Alla nuova unità condensante transcritica con capacità pari a 15kW è possibile collegare fino a tre vetrine per la refrigerazione. Si tratta dunque di una soluzione “split”, ovvero il compressore e lo scambiatore condensante non sono posizionati all’interno della struttura della vetrina, ma sono resi remoti rispetto a questa.
In tal modo si ottiene il significativo vantaggio di non immettere, all’interno del locale in cui sono posizionate le vetrine, il calore di condensazione, con conseguente riduzione del carico termico che deve smaltire l’impianto di condizionamento.
La “remotizzazione” della sezione condensante permette inoltre di evitare il disturbo acustico all’interno degli ambienti occupati, disturbo dovuto alla elevata potenza sonora prodotta dal compressore e dal ventilatore della batteria condensante.
Per ultimo è fondamentale sottolineare come l’utilizzo del refrigerante CO2, che ha GWP (Potenziale di Riscaldamento Globale) pari a uno, sia una risposta adeguata all’emergenza ambientale relativa all’aumento della temperatura media terrestre.
All’interno della Comunità Europea, a partire dal 2015 sono state implementate azioni che mirano a ridurre l’emissione in atmosfera dei gas fluorurati, i quali sono i principali responsabili dell’effetto “serra”. Non soltanto le nazioni europee, ma anche molti paesi nei restanti continenti, sono pronti affinché la legislazione locale preveda la riduzione delle emissioni di gas fluorurati.
Panasonic, supportando tecnologicamente questa tendenza, intensificherà nei prossimi anni lo sviluppo dei sistemi di refrigerazione a CO2, costruendo macchine sempre più efficienti e contribuendo quindi, in modo significativo, a contrastare il riscaldamento globale in atto nel nostro pianeta.