Gifi sostiene il comparto fotovoltaico e sollecita l’attuale Esecutivo a sviluppare un nuovo comparto normativo per supportare un settore che rappresenta un’eccellenza per il nostro Paese.
Ad oggi si contano circa 530mila struttura installate, circa il 7% del fabbisogno energetico proviene dal fotovoltaico. Tuttavia, il rallentamento dell’economia e la mancata chiarezza, per alcuni aspetti legislativi, stanno mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro.
Per Valerio Natalizia, presidente Gifi, è importante avviare un confronto costruttivo con le istituzioni e il Governo, per mettere in campo ogni strumento legislativo a supporto del settore.
Secondo Natalizia: “Siamo di fronte a scelte importanti che potranno influenzare il futuro del nostro Paese. Bisogna decidere se investire o meno nel settore delle rinnovabili che secondo tutte le previsioni internazionali farà da traino all¹economia mondiale dei prossimi anni e rappresenterà una delle fonti energetiche primarie, in particolare attraverso il fotovoltaico”.
“Bene l’estensione a fine 2013 della detrazione del 50%, che come Gifi abbiamo richiesto al Governo come misura urgente. Si tratta di un buon segnale ma servono misure lungimiranti che permettano alle aziende di pianificare investimenti. L’alternativa è di partecipare, ancora una volta, solo da spettatori. Infatti, nonostante i diversi tentativi di rallentare la corsa delle rinnovabili, il settore ha avviato un processo di sviluppo irreversibile che ridisegnerà la politica energetica a livello globale”.
Le proposte Gifi comprendono inoltre l’introduzione di un sistema di semplificazione delle procedure autorizzative e di connessione alla rete, l’estensione della detrazione fiscale del 50% anche alle persone giuridiche e l’ampliamento del sistema dei certificati bianchi.
Il presidente Valerio Natalizia commenta: “È arrivato il momento che il Governo si rapporti al settore energetico con una strategia lungimirante a supporto dell¹industria fotovoltaica e dell’intero Sistema Paese, coinvolgendo da subito le parti interessate. Abbiamo bisogno di scelte radicali che costruiscano un futuro sostenibile indispensabile all’equilibrio climatico del Pianeta, necessario anche per affrontare la crisi economica e sociale in atto. Intraprendere questa strada darebbe inoltre delle risposte all¹emergenza occupazione giovanile purtroppo spesso ricordata solo a parole e mai nei fatti concreti”.