A seguito dei dati recentemente rilasciati da Valerio Natalizia, Presidente uscente e GSE, il GIFI interviene in merito al termine degli incentivi del Quinto Conto Energia, suggerendo possibili proposte per stimolare il mercato.
Il buon andamento del mercato fotovoltaico, che ha visto l’installazione di oltre 16mila MWp di potenza connessa alla rete, sino ad oggi, deve essere sostenuto da nuove modalità di fruizione, in assenza di incentivi per i nuovi impianti. Il Conto Energia si esaurirà infatti tra un mese e devono essere appoggiate soluzioni che facilitino l’introduzione di piattaforme pensate per ottimizzare l’autoconsumo, lo scambio sul posto e l’accumulo energetico.
In quest’ottica, il GIFI propone alcuni interventi che sono stati valutati come importanti e urgenti, indispensabili per supportare il mercato, i consumatori e gli installatori. Secondo Valerio Natalizia, Presidente uscente: “Siamo di fronte a scelte importanti che potranno influenzare il futuro del nostro Paese, tra queste bisogna decidere se investire o meno nel settore delle rinnovabili che secondo tutte le previsioni internazionali farà da traino all’economia mondiale dei prossimi anni e attraverso il fotovoltaico rappresenterà una delle fonti energetiche primarie. L’alternativa è di partecipare, ancora una volta, solo da spettatori. Infatti, nonostante i diversi tentatiti di rallentare la corsa delle rinnovabili, il settore ha avviato un processo di sviluppo irreversibile che ridisegnerà la politica energetica a livello globale”.
“Potremmo, con poco sforzo, stimolare gli investimenti per la salvaguardia del settore, il modo più serio di affrontare l’argomento non è quello della rissa mediatica ma è quello di una regia politica volta al confronto costruttivo tra le parti. E’ arrivato il momento, improrogabile, che il Governo approcci il settore energetico con una strategia lungimirante a supporto sia del settore fotovoltaico che del Sistema Paese coinvolgendo da subito le parti interessate. Abbiamo bisogno di scelte radicali che serviranno a costruire un futuro sostenibile indispensabile non solo all’equilibrio climatico del Pianeta, ma necessario anche per affrontare la crisi economica e sociale in atto. Questa strada darebbe anche delle risposte a quell’occupazione giovanile purtroppo spesso ricordata solo a parole e mai nei fatti concreti”.
Tra le proposte suggerite dal GIFI:
– La semplificazione delle procedure autorizzative e di connessione alla rete (questo potrebbe far scendere i costi degli impianti FV anche del 15-20%), attraverso la predisposizione di un modello unico semplificato da utilizzare per l’autorizzazione, la connessione e l’esercizio degli impianti fotovoltaici realizzati sugli edifici, per i quali è prevista la comunicazione di cui all’art, 6, comma 11, del D.Lgs 28/11. Un’altra proposta riguarda l’eliminazione delle prove di campo fatte sugli inverter (dispositivo di autotest) e sui dispositivi di interfaccia esterni, prove che richiedono anche un aggravio economico per l’utente finale.
– L’estensione del periodo di validità della detrazione al 50% (per la ristrutturazione edilizia) al 30 giugno 2014 ed estensione ai soggetti giuridici, in alternativa agli incentivi in Conto Energia, attraverso l’istituzione di un meccanismo aperto a tutti i soggetti (inclusi i soggetti giuridici) e stabile nel tempo. La scadenza di giugno 2013 andrebbe pertanto prorogata di almeno un anno.
– L’approvazione della delibera sui SEU (Sistemi Efficienti d’Utenza) senza modifiche dell’ultima ora. Ad oggi, mancano ancora le regole di dettaglio per l’operatività. Questo ha comportato uno scarso ricorso allo strumento del SEU. In fase applicativa dovrà essere perseguito il fine di rimuovere i limiti che rendono lo strumento di scarsa comprensione e utilizzazione.
– La possibilità di utilizzo dei Certificati Bianchi (TEE) anche per impianti FV di potenza superiore ai 20kW, con l’estensione delle schede standard ad impianti di potenza fino a 200kW.
– L’incentivazione per la sostituzione dell’amianto. Si stima che in Italia ci siano oltre 30 mln di tonnellate di materiale contaminato, ed oltre 1 Mld di m2 di amianto compatto. Proposte: GIFI raccomanda di introdurre un meccanismo di incentivazione volto a favorire la sostituzione e smaltimento dell’amianto che possa avere notevoli e positive ricadute sulla collettività.
– La facilitazione dell’accesso al credito, attraverso l’introduzione di un fondo speciale (come il Fondo Rotativo di Kyoto) per consentire l’accesso al credito a tassi agevolati.