Derbigum propone quattro membrane dal proprio catalogo, speciali prodotti pensati per garantire il comfort abitativo e il raffrescamento passivo degli edifici. Stiamo parlando delle membrane Derbibrite NT, Derbicolor White, Derbipure e VAETech V White, capaci di ottimizzare la resa energetica della struttura e di ridurre l’effetto a “isola di calore” tipico della aree urbane densamente abitate.
L’installazione di simili membrate sulla copertura del tetto consente di migliorare la resa energetica dell’edificio, riflettendo parte della radiazione solare, per un effetto “cool roof”. Una minore temperature della struttura si riflette positivamente sul calore percepito dal suo interno e consente di ridurre l’intervento degli impianti di condizionamento. In questo senso si realizza il raffrescamento passivo, dettaglio che garantisce un risparmio energetico e una riduzione dei costi operativi. Nel complesso, la superficie del tetto può essere mantenuta a temperature sino a 40°C inferiori rispetto a installazioni prive di membrana bianca. L’abbassamento della temperatura consente inoltre agli edifici muniti di impianto fotovoltaico, di ottenere una resa di conversione maggiore. Anche i pannelli, infatti, lavoreranno a temperature più basse, in condizioni ottimali lungo l’arco dell’intera giornata. In aggiunta, la superficie bianca consente di incrementare la luce diretta e diffusa che arriva alle celle fotovoltaiche, incrementando ulteriormente la produzione di energia, anche nelle fasce orarie con poco irraggiamento (mattino presto, sera tardi).
Luca Mercalli, con il supporto di MCE 2018, ha parlato di come affrontare l’attuale crisi ambientale, approcciando temi quali l’ecosostenibilità e il comfort abitativo.
Primo contratto concluso con la piattaforma ANCE – Deloitte e partner Enel X per un intervento di riqualificazione energetica progettato dall’impresa Teicos.
