L’Autorità per l’energia elettrica e il gas ha finalmente approvato la Delibera 578/2013/R/eel “Regolazione dei servizi di connessione, misura, trasmissione, distribuzione, dispacciamento e vendita nel caso di sistemi semplici di produzione e consumo”, attesa dal 2008.
“Con la presente deliberazione vengono definite le modalità per la regolazione dei servizi di connessione, misura, trasmissione, distribuzione, dispacciamento e vendita nel caso di configurazioni impiantistiche rientranti nella categoria dei sistemi semplici di produzione e consumo (SSPC), ivi inclusi i sistemi efficienti d’utenza (SEU)”: sono queste le parole con le quali la delibera è stata annunciata.
In questo modo, i sistemi efficienti di utenza (Seu) e quelli equiparati (Seeseu) pagheranno gli oneri di sistema solo sull’elettricità prelevata dalla rete e non su quella consumata.
Nello specifico, attraverso il provvedimento, viene stabilito in che modo debba avvenire l’auto-approvvigionamento di energia elettrica, con impianti di dimensioni maggiori di quelle che permettono di accedere allo scambio sul posto (quindi oltre i 200 kWe). Sono inoltre indicate le modalità con cui un produttore può installare un impianto alimentato da fonti rinnovabili (o di cogenerazione) sulla proprietà di un certo utente e vendere poi direttamente a questo l’energia elettrica che l’impianto produce.
Il sistema di vendita diretta è limitato a un singolo produttore e un singolo cliente, imponendo che produzione e consumo debbano avvenire nello stesso sito.
In una nota di Assoelettrica è possibile leggere quanto segue: “La delibera 578/2013 non apre la strada ad un’ipotetica ‘vendita diretta a distanza’ dell’energia prodotta da FER utilizzando le reti elettriche di distribuzione od alla vendita di energia elettrica a più soggetti (e.g. installando un impianto di cogenerazione ad alto rendimento alimentato a metano in un condominio e vendendo energia elettrica e calore a più condòmini)”.
L’Autorità si preoccupa infatti di regolare come questi sistemi di produzione e consumo si debbano interfacciare con la rete pubblica e di come verranno pagati i corrispettivi di trasporto, dispacciamento, distribuzione e misura dell’energia elettrica a seconda delle molteplici configurazioni impiantistiche che si possono presentare.
Per esempio, la vendita dell’energia prodotta in eccesso dagli impianti di generazione ed immessa in rete può essere gestita in maniera differente. L’Autorità ha anche previsto come comportarsi nel caso in cui un cliente finale si trovi in reato di morosità.
Per quanto concerne la questione dei pagamenti, SEU e SEESEU verseranno oneri di rete e di sistema solo sull’energia prelevata dalla rete pubblica. I rimanenti SSPC pagheranno gli oneri di rete (tariffe di trasmissione e distribuzione) sull’energia prelevata dalla rete (e in base alle caratteristiche della connessione), ma gli oneri di sistema saranno ricaricati sull’energia elettrica complessivamente consumata all’interno del sistema e quindi non solo su quella prelevata da rete.
Per Assoelettrica, tuttavia, rimangono alcune criticità in merito al nodo degli oneri di sistema, che per un’azienda in bassa tensione pesano attualmente per quasi 6 centesimi di Euro al Chilowattora.