Cresme (Centro Ricerche Economiche Sociali di Mercato per l’Edilizia e il Territorio) analizza i dati riguardanti l’efficienza energetica degli edifici del nostro Paese ed evidenzia gli sprechi dovuti a una cattiva gestione delle strutture e a una coibentazione poco efficace.
Secondo lo studio, in Italia si spendono oltre 45,2 miliardi di Euro all’anno per il riscaldamento degli edifici e l’approvvigionamento elettrico. Parte dei consumi è imputabile agli edifici scolastici, oltre 52mila, dove si spendono circa 1,3 miliardi di Euro e al settore pubblico, con 644 milioni di Euro.
Secondo Cresme l’obiettivo per i prossimi anni è quello di efficientare soprattutto queste strutture, puntando a una strategia in grado di migliorare le capacità energetiche dei sistemi maggiormente energivori.
L’analisi rileva come sia necessario concentrarsi sulle strutture pubbliche con più di 50/70 anni, dove i sistemi di contenimento termico sono scarsi e dove sono ancora installati infissi con serramenti a singolo vetro.
In presenza di una Direttiva che impone obiettivi stringenti, in Italia, ma anche negli altri Stati membri, diventa essenziale migliorare l’efficienza del patrimonio immobiliare esistente.
Secondo Cresme: “le risorse che devono essere destinate al risparmio energetico non possono più essere considerate come mere spese quanto, invece, entrare a pieno titolo nel capitolo investimenti”.