Il system integrator DriWe ha installato il cinquecentesimo punto di ricarica per auto elettriche presso il supermercato Iperfamila di San Bonifacio, in provincia di Verona.
Il primo era stato installato nell’estate 2016 nel comprensorio turistico Abano Montegrotto Terme, a due metri dall’ingresso della piscina più profonda del mondo. Il settore della mobilità elettrica è in grande fermento: nonostante l’Italia sia indietro rispetto ad altri Paesi, ci sono stati importanti segnali di crescita nel 2018 e nei primi mesi del 2019.
Ricarica e mobilità elettrica
Secondo l’Energy&Strategy Group del Politecnico di Milano, in Italia ci sono oggi circa 8.200 punti di ricarica accessibili al pubblico, circa il 51% nel Nord Italia.
Le tre categorie di aree attraverso cui si sta sviluppando questa infrastruttura sono:
- strade urbane e parcheggi pubblici – che coprono circa il 70/75% delle installazioni;
- autostrade/strade extraurbane – meno del 5% ma con ricarica spesso veloce;
- punti d’interesse – centri commerciali, alberghi, cinema – che rappresentano oggi il 20-30% dei punti di ricarica.
Dallo stesso studio emerge che i punti di ricarica ad uso esclusivamente privato, quindi in ambiente residenziale e/o aziendale sono fra gli 11.000 e i 13.000.
Interessante analizzare come si stanno muovendo gli operatori del settore Ho.Re.Ca. e della GDO. Gli alberghi per non perdere le prenotazioni di clienti, oggi soprattutto stranieri, decidono di includere il costo della ricarica nella tariffa di pernottamento. I supermercati vedono nel punto di ricarica uno strumento di marketing, per differenziarsi dalla concorrenza e per fidelizzare i clienti.
Ricarica e mobilità elettrica
Importante il punto di vista degli utenti finali, che devono potere trovare facilmente punti di ricarica accessibili tramite la App del loro smartphone. Per rispondere a questa esigenza la mobilità elettrica deve essere oltre che “verde”, anche “smart” , quindi garantire:
- Interoperabilità, i punti di ricarica devono essere localizzati facilmente e accettare pagamenti tramite le App disponibili per smartphone.
- semplicità d’uso, avere un’interfaccia grafica semplice e intuitiva per gestire la ricarica, disporre, in mancanza di uno standard consolidato, di un modello di connettore largamente utilizzato.
- flessibilità, essere aperti a modelli di tariffazione diversificati per potere permettere ai gestori del punto di ricarica di usare la colonnina come strumento per ampliare il business.
Con questo obiettivo si stanno sviluppando “piattaforme software” che aggregano punti di ricarica di operatori diversi. Ciò consente agli utenti finali di identificare facilmente luoghi in cui è possibile ricaricare l’auto con sistemi di pagamento largamente condivisi. La piattaforma utilizzata da Driwe è una di queste, sulla quale complessivamente sono indicizzati oltre 200.000 punti di ricarica.