Snam ha scelto il servizio di economia circolare di Hewlett Packard Enterprise a supporto della propria strategia di sostenibilità e per garantire che l’hardware a fine vita venga, ove possibile, ricondizionato e riutilizzato, con l’obiettivo di minimizzare l’impatto delle sue attività ed estendere la vita utile dei dispositivi utilizzati.
Snam è il principale operatore europeo nel trasporto, stoccaggio e rigassificazione del gas naturale. Oltre a garantire la sicurezza energetica dell’Italia e dell’Europa, Snam punta sull’innovazione e sulla sostenibilità per raggiungere obiettivi ambiziosi, tra cui le emissioni net zero entro il 2050.
Snam ha scelto il servizio di economia circolare di HPE per ridare vita all’hardware dismesso e avviarlo a un ricondizionamento sicuro, in grado di soddisfare tutte le politiche di protezione dei dati. Questo servizio fa parte di una serie di soluzioni HPE volte ad aiutare i clienti a modernizzare le proprie risorse IT, a prolungare la vita dei sistemi informatici e a trarre valore dalla tecnologia che ha raggiunto la fine del suo ciclo di vita.
Marco Vezzini, responsabile dell’infrastruttura cloud e data center di Snam
Snam è impegnata a raggiungere traguardi significativi nella riduzione della propria impronta industriale, migliorando la sostenibilità delle operazioni aziendali. La collaborazione con HPE ci aiuta ad accelerare gli sforzi per neutralizzare il nostro impatto ambientale e il report HPE Circular Economy ci offre una visibilità completa sui dettagli di riutilizzo e riciclo dei prodotti che restituiamo, permettendoci di monitorare la nostra riduzione delle emissioni di carbonio.
Riciclo degli asset informatici
Con i servizi di economia circolare di HPE, Snam può restituire i propri asset informatici ad HPE, per rimettere a nuovo e riutilizzare la tecnologia, dove possibile, attraverso la reintroduzione sul mercato e il riciclo, applicando al contempo i più elevati standard di sicurezza dei dati.
Claudio Bassoli, presidente e amministratore delegato di HPE Italia
HPE comprende appieno l’importanza di proteggere e mettere al sicuro i dati durante tutto il loro percorso, compreso lo smaltimento sicuro delle tecnologie e dei dati a fine vita. Aiutare i clienti a ricondizionare e riutilizzare la tecnologia invece di mandare gli asset in discarica non è solo sensato dal punto di vista ambientale, ma anche economicamente vantaggioso e può creare opportunità di investimento per nuovi progetti.
L’anno scorso, HPE ha trattato oltre 4,2 milioni di asset da parte dei clienti e le entrate risultanti sono state condivise con essi, aumentando la capacità di investimento in nuovi progetti.