Infinidat, il risparmio energetico per un data center sostenibile

L’impegno per garantire un buon risparmio energetico è diventato uno degli obiettivi chiave per le aziende di qualsiasi settore, anche per i data center.

Infinidat

A causa della grande variabilità dei costi di energia e di materie prime, l’impegno per garantire alti livelli di risparmio energetico è diventato uno degli obiettivi chiave per le aziende di qualsiasi settore. In questo scenario va sicuramente aggiunto il fatto che, negli ultimi anni, l’attenzione nei confronti di tutto ciò che è legato alla sostenibilità ambientale è in costante crescita: secondo un’indagine di Deloitte, infatti, il 98% dei consumatori ritiene che i principali brand debbano assumere un comportamento responsabile nei confronti dell’ambiente per rendere il mondo “un posto migliore”. Nel mondo IT, tutto questo ha portato alla richiesta di sistemi e infrastrutture capaci di garantire, allo stesso tempo, funzionalità di altissimo livello e sostenibilità.

Rimanendo in ambito tecnologico, quando si parla di emissioni elevate non si può non pensare ai data center.

I data center sono senza dubbio grandi consumatori di energia sia per l’alimentazione delle apparecchiature IT che ospitano sia per il loro raffreddamento. Molte aziende si sono già attivate per ottimizzare i costi e raggiungere emissioni nette di carbonio pari a zero entro il 2050, ma per raggiungere questo obiettivo i CIO devono necessariamente ripensare alla struttura dei propri data center, al fine di ottenere un equilibrio tra la disponibilità della capacità di elaborazione necessaria per utilizzare queste tecnologie e la riduzione al minimo del consumo di energia.

Come affrontare il problema

Un modo efficace per affrontare questo problema consiste nel semplificare notevolmente il data center, consolidando il numero di array di storage in esso presenti. In questo scenario, Infinidat ha recentemente annunciato una serie di novità per le proprie soluzioni di storage enterprise, che mirano proprio a rafforzare il consolidamento dello storage, offrendo una maggiore capacità nello stesso identico ingombro dei modelli precedenti: oggi, infatti, la piattaforma InfiniBox è in grado di offrire una capacità massima effettiva di 17,3 PB. Grazie a questa estensione, sono necessari meno array e meno spazio per ottenere un aumento sostanziale della capacità di storage, riducendo il TCO fino al 36% e migliorando del 42% l’impatto dei costi di alimentazione e raffreddamento per PB, oltre a una diminuzione del materiale di riciclo al momento del ritiro del sistema.

Grazie ai progressi ottenuti dalla tecnologia storage enterprise software-defined di Infinidat, ad esempio, 50 unità di storage attualmente in uso possono essere facilmente consolidate in 5 o 6 piattaforme Infinidat. La semplificazione del data center attraverso il consolidamento strategico dei sistemi storage consente di risparmiare sui costi di alimentazione e raffreddamento, riduce al minimo la gestione operativa, limita la necessità di spazio su rack e a pavimento e abbatte sostanzialmente il CAPEX e l’OPEX di storage del data center.

È anche possibile consolidare lo storage, migliorando allo stesso tempo le prestazioni delle applicazioni del mondo reale in un ambiente cloud ibrido e un ambiente container-native, fornendo una disponibilità garantita al 100% e migliorando la cyber storage resilience.

Favorire l’efficienza energetica impatta positivamente non solo sull’ambiente, ma rappresenta un vero e proprio vantaggio anche per i clienti: una migliore efficienza energetica, infatti, permette di ridurre i costi operativi. Oggi, mobilitarsi per gestire i consumi energetici in modo consapevole è un imperativo per le aziende e rappresenta un vantaggio che consentirà loro di far crescere il proprio business in maniera sostenibile per il futuro.