L’Assemblea dell’Associazione EBS (Energia da biomasse solide) ha eletto all’unanimità Andrea Bigai nuovo presidente, su candidatura proposta dal presidente uscente Antonio Di Cosimo che lascia l’incarico per motivi personali. Giulio Salerno è confermato come vicepresidente.
Andrea Bigai è amministratore delegato della società Zignago Power e membro del consiglio direttivo di EBS sin dalla sua costituzione nel 2016. Classe 1968, è laureato in Ingegneria delle tecnologie industriali all’Università degli Studi di Udine. Il suo percorso professionale è iniziato in Zignago Tessile dove, dopo aver assunto diversi incarichi, è diventato responsabile dello stabilimento di Fossalta di Portogruaro. L’attuale ruolo è arrivato in seguito al coinvolgimento da parte del Gruppo in nuovi progetti di generazione elettrica rinnovabile.
Rappresentare gli interessi del comparto
Per EBS il presidente Bigai rappresenterà gli interessi del comparto verso le istituzioni e il mercato per sostenere il settore degli operatori industriali che producono energia rinnovabile da biomasse solide, in continuità con quanto fino a oggi realizzato da Di Cosimo.
Andrea Bigai, presidente dell’Associazione EBS
Raccolgo il testimone dalla precedente presidenza con l’obiettivo di dar seguito alla linea strategica e alle attività messe in campo finora. Resta prioritaria per EBS la tutela di un settore di cui è talvolta sottovalutato l’apporto per il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione e il contributo per il sistema Paese, grazie al quale l’utilizzo dei residui da manutenzione dei boschi e dal settore agricolo e agroindustriale è gestito in una logica di economia circolare. Lavoreremo affinché vi sia la giusta attenzione al nostro settore che per la specificità del combustibile utilizzato come materia prima per la produzione di energia ha necessità di meccanismi di sostegno. In particolare, mi auguro che presto siano emanati da Arera gli attesi provvedimenti per il nostro settore. Questo passaggio consentirà la continuità d’esercizio e la pianificazione di ulteriori investimenti per tecnologie nelle nostre centrali, e la tutela di una filiera composta da oltre 5 mila lavoratori.