
Negli ultimi anni, la sostenibilità è diventata fondamentale nelle strategie industriali, spinta da normative più stringenti, costi energetici in crescita e una maggiore consapevolezza ambientale.
Uno degli aspetti che può risultare particolarmente critico è quello che riguarda la gestione delle apparecchiature lungo la supply chain. In quest’ambito, infatti, adottare modelli poco efficienti può portare a impattare in modo piuttosto significativo sull’ambiente, con la produzione di quantitativi importanti di emissioni di CO2, oltre naturalmente al fatto che può arrivare a minare anche la stabilità economica delle imprese.
Per invertire la tendenza, risulta allora fondamentale individuare le soluzioni più indicate da adottare per rendere più efficiente la gestione delle apparecchiature, così da salvaguardare il pianeta e al contempo migliorare la competitività aziendale.
Le inefficienze della supply chain: un problema ambientale e industriale
Uno dei problemi principali della supply chain industriale riguarda la sostituzione anticipata delle apparecchiature. Molti macchinari vengono dismessi prima di raggiungere la fine del loro ciclo di vita, non perché siano irrimediabilmente guasti, ma per mancanza di strategie di manutenzione adeguate o per difficoltà nel reperire pezzi di ricambio.
Questa pratica comporta innanzitutto un aumento della domanda di materie prime, dato che la produzione di nuovi macchinari richiede l’estrazione e la lavorazione di risorse naturali, con elevati costi ambientali ed economici.
Allo stesso tempo, si accresce anche la produzione di rifiuti, con dei macchinari ancora in parte funzionanti che finiscono in discarica o vengono smaltiti senza possibilità di recupero, contribuendo all’accumulo di rifiuti industriali.
Un altro aspetto importante di cui tenere conto riguarda il fatto che molto spesso le apparecchiature industriali, pur essendo tra i principali consumatori di energia, operano in condizioni di bassa efficienza. Si tratta di una condizione che può essere determinata da macchinari obsoleti, dalla mancanza di sistemi di monitoraggio o dall’utilizzo non ottimizzato delle risorse
Anche la cattiva gestione dei rifiuti tecnologici derivanti dalla dismissione di macchinari e componenti industriali può impattare in modo significativo sull’ambiente. Spesso, infatti, questi rifiuti contengono materiali preziosi e altamente inquinanti, ma la loro scarsa riciclabilità e l’assenza di politiche di recupero strutturate portano a un accumulo incontrollato.
Quali strategie per una gestione sostenibile della supply chain
Affrontare le inefficienze della supply chain industriale richiede un approccio strategico che riduca il consumo di risorse, migliori l’efficienza operativa e promuova il riuso delle apparecchiature.
Per prima cosa, è importante effettuare una corretta manutenzione preventiva così monitorare lo stato dei macchinari in tempo reale, individuando tutti i potenziali guasti prima che si verifichino ed estendere il loro ciclo di vita. Un aspetto che si traduce anche in un taglio ai consumi energetici e alla produzione dei rifiuti.
Naturalmente, queste operazioni devono essere attuate sfruttando una serie di risorse innovative e indicatori specifici. A questo proposito, uno dei parametri più importanti è senza dubbio l’MTTF, dato che riguarda tutte le apparecchiature non riparabili. Per maggiori informazioni in merito, è possibile consultare la guida sul significato, calcolo e formula dell’MTTF realizzata dagli esperti di RS.
Grazie a una corretta manutenzione preventiva è possibile:
- Ridurre i tempi di fermo macchina, migliorando la continuità produttiva;
- Evitare sostituzioni premature, limitando la necessità di nuove apparecchiature;
- Ottimizzare l’uso dei materiali, diminuendo gli sprechi legati a riparazioni non programmate.
Oltre alla manutenzione preventiva, per ridurre la produzione di rifiuti industriali è possibile valutare di ricorrere al retrofitting, una strategia che permette di aggiornare le apparecchiature obsolete attraverso l’installazione di componenti più moderne e performanti.
Per abbattere gli sprechi, infine, al giorno d’oggi è possibile puntare sulla digitalizzazione, adottando risorse con cui migliorare l’efficienza operativa, come per esempio i software per automatizzare la gestione delle risorse energetiche e una blockchain per la tracciabilità dei materiali, con cui favorire un recupero più efficace dei componenti riciclabili.
Puntare sulla sostenibilità della supply chain aumenta la competitività
Rendere la supply chain più sostenibile non è più solo una scelta etica, ma anche una necessità sempre più stringente per le aziende che vogliono rimanere competitive in un mercato sempre più attento alla salvaguardia ambientale. L’adozione di nuove tecnologie, unita a un cambio di mentalità nella gestione delle risorse, permette di ridurre gli sprechi, ottimizzare il ciclo di vita delle apparecchiature e limitare la produzione di rifiuti industriali.
Le aziende che intraprenderanno questa trasformazione non solo ridurranno il loro impatto ecologico, ma otterranno anche un vantaggio competitivo, migliorando la propria reputazione e accedendo a nuove opportunità di mercato. Il cambiamento è già in atto: chi saprà adottarlo per tempo, sarà pronto a guidare l’industria verso un modello più efficiente, circolare e responsabile.