Riccardo Bani, presidente di Teon, ha partecipato al primo forum sull’edilizia scolastica sostenibile e ha illustrato i vantaggi della tecnologia brevettata della linea Tina.
L’evento, organizzato da Legambiente, Editoriale La Nuova Ecologia e Kyoto Club, ha avuto come argomento principale, la riqualificazione energetica, antisismica e ambientale del patrimonio edilizio scolastico.
Per farlo sono stati invitate le istituzioni locali e nazionali, le imprese e i progettisti, nonché il mondo dell’educazione e le associazioni.
La prima sessione del forum è stata dedicata alla presentazione del XVII Rapporto Ecosistema Scuola, le ragioni di un forum sull’edilizia scolastica e la situazione del patrimonio edilizio scolastico. Durante la seconda parte della giornata si è parlato di “riqualificazione energetica e antisismica del patrimonio edilizio: buone pratiche e problemi aperti nella progettazione e finanziamento.”
Nel corso di questa seconda sezione, Riccardo Bani è intervenuto in merito alle caratteristiche innovative delle pompe di calore idrotermiche prodotte da Teon. Grazie alla tecnologia brevettata della linea Tina è infatti possibile riscaldare edifici senza bruciare combustibili fossili e quindi senza emettere inquinanti in loco, risparmiando fino al 60% sulla bolletta energetica.
Durante il suo intervento, partendo dalla situazione di un’edilizia scolastica vecchia, con consumi termici elevati, dove gli impianti sono prevalentemente a radiatore, alimentati a metano e gasolio, Bani espliciterà come migliorare la qualità e la prestazione dei sistemi di riscaldamento – e anche quelli di raffreddamento – negli edifici scolastici, senza bisogno di onerosi interventi strutturali sull’edifico esistente.
Riccardo Bani, presidente di Teon
Il nostro sogno è di contribuire a migliorare il mondo in cui viviamo, con meno inquinamento e un’atmosfera più pulita. Con questa visione abbiamo progettato Tina e Retina, la prima, una pompa di calore idrotermica, la seconda produce anche raffrescamento estivo a 7°C. Tina è in grado di produrre acqua calda fino a 80°C per il riscaldamento centralizzato e acqua calda sanitaria di edifici e grandi volumetrie in genere con elevata efficienza, estraendo calore dall’acqua (per il 70% dell’energia termica prodotta) e utilizzando elettricità (per il rimanente 30%). Grazie a questa soluzione è possibile sostituire le caldaie esistenti azzerando le emissioni nocive in loco senza alcun intervento agli impianti di distribuzione ed utilizzando i terminali esistenti. Inoltre la possibilità di produrre acqua calda sanitaria sino a oltre 80°C elimina il rischio di contaminazioni batteriche o virali, fattore molto importante in strutture pubbliche come le scuole.